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Le 16 finaliste del Progetto 10 alla 100 di Google


Com'è finita la prima fase del Progetto 10 alla 100 di Google

Il Progetto 10 alla 100 era stato lanciato, nel 2008, da Google per festeggiare il decimo anniversario della nascita dell'azienda e consisteva in un concorso di idee dove si era chiesto, a chiunque volesse contribuire, di mandare una sua proposta che, una volta realizzata, potesse aiutare molte persone.
Anch'io ho mandato una mia idea che è descritta brevemente in una pagina di questo sito [
>>].

Dato che sono arrivate più di 150.000 idee da oltre 170 paesi la selezione ha richiesto molto più tempo del previsto. Ovviamente vi erano anche delle idee simili per cui sono state raggruppate ed alla fine (settembre 2009) sono state scelte 16 idee per ognuna delle quali vengono anche indicati i suggerimenti che hanno portato a riassumere l'idea così come è stata presentata.
Tramite una votazione via Internet tra queste sedici idee verranno scelte le cinque idee vincitrici.

Alla realizzazione di una di queste idee ha contribuito anche la mia proposta e precisamente alla idea brevemente riassunta in Promuovere l'innovazione nei trasporti pubblici ed in particolare dal suggerimento Creare un sistema di trasporto che consenta alle auto elettriche di percorrere una linea tranviaria o ferroviaria anche se manca l'importante dettaglio a guida automatica che ritengo indispensabile per il successo dell'idea.

Voglio quindi commentare nel dettaglio quanto proposto in questa idea e poi dare qualche breve giudizio anche sulle altre quindici idee.

Sul promuovere l'innovazione nei trasporti pubblici

Questa idea viene così descritta nel dettaglio da Google:

Sviluppare nuove tecnologie di trasporto per consentire lo spostamento di più persone con meno energia, maggiore efficienza e meno incidenti. Milioni di persone utilizzano ancora mezzi di trasporto inventati più di un secolo fa. Anche piccoli miglioramenti in termini di velocità, sicurezza, costi ed efficienza ambientale avrebbero un grande impatto sulla vita della gente e su tutto il pianeta. Pensando ai possibili miglioramenti nei trasporti, gli utenti hanno proposto idee che spaziano da una bicicletta a idrogeno a un dirigibile ottimizzato per i viaggi dei pendolari. Sostenendo e schierandosi con le organizzazioni che condividono tali obiettivi, la proposta mira a promuovere l'innovazione in questo settore e a trasformare le idee migliori in realtà..

Su questo non c'è nulla da aggiungere perché mi trovo perfettamente d'accordo e questa idea ricalca il mio pensiero. Sui singoli suggerimenti ho invece alcune osservazioni da fare. I suggerimenti sono in tutto sei. Uno di questi (Creare un sistema di trasporto che consenta alle auto elettriche di percorrere una linea tranviaria o ferroviaria) è quanto ho detto anch'io e mi limito quindi a precisare nuovamente che tali auto elettriche devono essere a guida automatica e non devono essere di proprietà di singoli ma da utilizzare come fossero taxi.

Un altro suggerimento è molto simile a questo: Progettare una rete metropolitana leggera utilizzabile da biciclette e veicoli a basso consumo, anche se mi sfugge come le biciclette possano utilizzare la rete metropolitana, se fosse semplicemente salendoci sopra, ciò è già possibile in varie parti del mondo.
C'è anche un terzo suggerimento abbastanza simile ed è Sviluppare una tecnologia per adattare le auto a benzina in modo che possano percorrere anche le linee tranviarie a trazione elettrica, però la cosa mi sembra complessa da organizzare e da gestire e non troppo utile.

Altri due suggerimenti riguardano le biciclette. Il primo è Promuovere gli spostamenti in bicicletta attraverso sistemi di sicurezza delle biciclette più efficaci. Questa proposta mi trova perfettamente d'accordo, anzi io la amplierei introducendo anche lo studio di biciclette diverse dalle tradizionali (ad esempio le recumbent o quelle a tre ruote) che non hanno diffusione, sia per la pericolosità ad usarle in mezzo al traffico dato che sono più basse delle bici normali, sia perchè le federazioni sportive ciclistiche impediscono qualsiasi modifica nella forma del telaio.

Il secondo suggerimento, che è Progettare biciclette elettriche alimentate a idrogeno o mediante celle a combustibile a metanolo, mi trova invece contrario perchè queste due tecnologie hanno dato grandi speranze ma pochi risultati e nel frattempo sono state sviluppate biciclette elettriche con batterie al litio ferro fosfato che sono superiori sotto ogni punto di vista: costano meno, hanno un rendimento migliore e sono più semplici da costruire e da mantenere. Ritengo quindi sia più utile aiutare la diffusione di queste biciclette (che possono ancora migliorare con l'uso del tipo di batteria detto nanosafe) anche attraverso la modifica dei regolamenti di circolazione ormai obsoleti.

L'ultimo suggerimento mi lascia perplesso. Si tratta di Sviluppare dirigibili per il trasporto pubblico. Sono perfettamente d'accordo che possa essere interessante studiare se il dirigibile possa avere una sua attualità (magari tenendo in quota un generatore eolico), ma non capisco come possa essere utile per il trasporto pubblico. Forse, in alcuni casi, può sostituire gli elicotteri, ma mi sembra comunque un utilizzo abbastanza marginale.

Le altre quindici idee finaliste

Sviluppare strumenti bancari migliori per tutti

Sul fatto che ci sia bisogno di migliori strumenti bancari non c'è dubbio ma non mi sembra che i suggerimenti fatti possano portare a questo risultato, anzi, uno di loro mi sembra addirittura negativo e pericoloso ed è creare un'unica banca mondiale o una valuta sopranazionale viste le brutte figure fatte recentemente da varie organizzione del genere già esistenti.

In Italia avevamo il sistema delle Casse di Risparmio e dei Monti di Pietà che, sia pur bisognoso di ritocchi, funzionava abbastanza bene a livello locale. Si è voluto trasformare questi enti in società per azioni ed ora sono banche come tutte le altre senza particolari legami al loro territorio. Si sono così distrutti degli enti plurisecolari nati proprio per aiutare la gente comune.

Raccogliere e organizzare i dati urbanistici mondiali

Tutto ciò che aumenta la conoscenza è sicuramente ben fatto ma vedere questa proposta fra le sedici finaliste mi ha stupito perché non capisco come questa conoscenza possa aiutare molte persone.

Uno dei suggerimenti che hanno portato a questa proposta è sviluppare un sito web che permetta ai cittadini di inviare informazioni per sottolineare i problemi urbanistici, aiutando così i governi a comprendere le richieste dei cittadini.
Si tratta di un'idea utile ma è già compresa nella successiva idea finalista che dice Creare un sistema di segnalazione dei problemi del mondo reale.

Lavorare per ottenere politiche tributarie socialmente sostenibili

Avere un sistema tributario più trasparente e più efficace è sicuramente un'ottima cosa ma non vedo come un progetto di Google possa cercare di ottenere ciò, sia perché il sistema tributario è diverso da stato a stato, sia perché tutti cercano da tempo di realizzarlo ma la cosa si è rivelata tutt'altro che facile.

Anche i suggerimenti su come realizzare questo obiettivo riprendono cose già provate con risultati scarsi o addirittura negativi. L'unico che potrebbe essere valido mi sembra il quarto suggerimento nella sua seconda parte che dice Incoraggiare la gente a partecipare a opere socialmente utili offrendo riduzioni delle imposte.

Far contribuire la gente al bene comune anche attraverso il proprio impegno e non solo pagando delle tasse mi sembra una buona cosa anche se non è così facile da regolamentare come potrebbe sembrare. Non bisogna dimenticare che questo sistema è esistito per secoli ed è sparito dopo il Medioevo perché era degenerato e le cosiddette corvè erano diventate una forma di sfruttamento.

Promuovere un'immagine mediatica positiva di ingegneri informatici e scienziati

Io mi sono laureato in Ingegneria Elettronica con specializzazione in Informatica nel lontano 1973 e quindi dovrei essere entusiasta di questa proposta ed invece non solo non mi piace ma la trovo addirittura pericolosa. Non dico che non possa essere utile incoraggiare i giovani ad intraprendere la carriera scientifica se si ritiene che ce ne sia bisogno (anche se per fare ciò basterebbe pagar meglio questi tecnici e non trattarli come dei pezzenti) ma mitizzare la figura dello scienziato rischia di favorire un tipo di scienza che scienza non è e sconfina nel fanatismo.

Secondo me si può chiamare scienziato solo chi per primo ammetta che il suo sapere è ben piccola cosa rispetto a quanto ci è ignoto (il so di non sapere di Socrate) e contemporaneamente sia in grado di spiegare le cose anche con parole semplici ed esempi che chiunque possa capire.

Al giorno d'oggi esistono invece molte persone, che per avere una laurea scientifica e magari insegnare in qualche Università, si ritengono di essere gli unici in diritto di parlare (sempre dall'alto in basso) non solo dell'argomento in cui sono specializzati ma anche di qualsiasi altra cosa comprese tutte quelle che non hanno a che fare con la scienza. Purtroppo questo tipo di persona è sempre molto prolifica nell'inondare la carta stampata con i suoi articoli e nell'intasare le trasmissioni televisive con la propria presenza.

Questa non è scienza ma religione e come una religione ha un Dio (la Ragione Umana), dei Santi (fra i più importanti Galileo e Darwin) e dei sacerdoti (gli Scienziati). Si noti che vengono considerati scienziati solo coloro che riconoscono i principi di questa religione non dichiarata e gli altri, anche se con titoli accademici superiori, fanno parte del volgo che può solo stare zitto.

Esistono anche gli eretici per i quali sono state coniate apposite definizioni. Ad esempio chiunque osi fare la benché minima critica alle teorie di Darwin viene subito chiamato creazionista (che in ambiente scientifico è un insulto peggiore che fascista in ambiente politico) anche quando si tratti di un importante professore di una stimata Università. L'unica eccezione si ha quando chi esprime le critiche è un premio Nobel (come Crick che vinse il premio Nobel per aver scoperto il DNA [1]) ed in questo caso ci si limita ad ignorare del tutto ciò che ha detto.

A parte tutto ciò, anche le proposte avanzate per ottener questo obiettivo mi sembrano fantasiose ed assolutamente non scientifiche. Pensare di trasmettere performance live (dimostrazioni in diretta) sull'impiego di enormi robot e racconti appassionanti di vita reale su come ingegneri e scienzati abbiano cambiato il mondo mi sembra più l'idea di un ragazzino appassionato di fantascienza che un'azione che possa migliorare la vita di molte persone.

Io potevo pensare queste cose quando, da ragazzino leggevo L'isola misteriosa di Giulio Verne e mi appassionavo davanti alla figura dell'ingegnere Cyrus Smith ma da allora sono cresciuto ed ho scoperto che il mondo reale è più complicato che nei romanzi e che lo scienziato che sa tutto di tutto ormai non può più esistere.

Mi ha fatto invece alquanto sorridere l'idea di realizzare delle librerie online di video che mostrino "la giornata tipica di un ingegnere". Non so come chi ha fatto questa proposta si immagini sia la giornata di un ingegnere, ma io potrei benissimo scrivere un libro sull'intera carriera di un ingegnere con nomi, cognomi e fatti ben documentati. Sarebbe sicuramente un libro molto interessante ed un vivido spaccato di quarant'anni di storia italiana ma lo farei solo se l'editore si assumesse tutti gli oneri inerenti alle cause per diffamazione che inevitabilmente ne seguirebbero.

Migliorare l'istruzione scientifica e tecnica

Migliorare l'istruzione è un'ottima cosa ed ha tutto il mio appoggio, non capisco però perché lo si voglia fare solo per quella scientifica e tecnica. L'istruzione è globale ed ottenere un brillante futuro allo sviluppo delle tecnologie senza avere le conoscenze e la maturità per gestirle è più da apprendista stregone che da scienziato.

Delle mie preoccupazioni sulla strada che hanno preso alcuni scienziati ho già parlato a proposito del punto precedente e non sto quindi a ripetermi. Aggiungo solo che anche le proposte su come fare per realizzare questi miglioramenti non mi sembrano granché utili e mi paiono tese più a spettacolarizzare la scienza che ad insegnarla.

Creare un sistema di segnalazione dei problemi del mondo reale

Questa idea mi sembra interessante anche se il vero problema non è la segnalazione di ciò che non funziona ma ottenere che qualcuno sistemi le cose segnalate. E' già possibile segnalare in molti modi ciò che non va ma spesso si ottiene al massimo un po' di indignazione pubblica e nulla cambia.

Non vedo come un progetto di Google possa intervenire su questo problema quando i politici, che dovrebbero sistemare le cose, non lo fanno ed i giornalisti, che dovrebbero insistere perché venga fatto, si limitano a qualche articoletto, passando poi ben presto ad altri argomenti più interessanti, senza fare martellanti campagne di stampa finché i problemi non vengano risolti.

Promuovere il monitoraggio e l'analisi dei dati sanitari

Questa è un'altra idea che, benché valida sulla carta, non solo non mi piace ma mi preoccupa. Il raccogliere dati medici può essere usato per molti scopi non tutti leciti tant'è che in Italia, ai fini della privacy, i dati sanitari sono considerati sensibili e cioè da tutelare con maggiore attenzione degli altri.

Per migliorare la salute pubblica sarebbe molto più utile intervenire sulle cause delle malattie e non sui loro sintomi ma invece non si fa vera prevenzione ed addirittura oggi viene chiamata prevenzione secondaria quella che prevenzione non è bensì diagnosi precoce.

Anche le cosiddette campagne di prevenzione non mirano a prevenire le malattie ma solo a scoprirle il più presto possibile e talvolta, dato che esiste il fenomeno dell'overdiagnosi che è poco conosciuto e molto sottovalutato, finiscono per far fare pesanti cure a persone che ne potrebbero fare a meno.

Creare un sistema di monitoraggio e allarme genocidi

Il fatto che al giorno d'oggi possano ancora accadere dei genocidi è una delle più grosse vergogne dei paesi civili. Il problema però non è individuare i genocidi, che per loro natura sono difficili da nascondere, ma impedire che accadano.

Più che un progetto di Google occorrerebbe quindi che fossero i cittadini dei paesi civili ad intervenire sui loro governi perché si muovessero quando ce ne sia bisogno. L'esperienza degli ultimi decenni però ha fatto vedere che, se non ci sono interessi economici, i governi non si muovono e che le organizzazione internazionali sono impotenti.

Rendere disponibili sul Web risorse educative, gratuitamente

Questa è un'ottima idea che ha tutto il mio appoggio e che ricomprende anche parte di altre idee finaliste. In parte viene già fatto ma in maniera alquanto disomogenea. Si potrebbe quindi realizzare qualcosa di simile a Google libri che, invece di testi, metta a disposizione lezioni sui più svariati argomenti.

Le lezioni dovrebbero essere disponibili in più lingue ma le prime ad essere pubblicate dovrebbero essere proprio delle lezioni di lingua straniera.

Sviluppare un servizio di informazione con notizie in tempo reale segnalate dagli utenti

Al giorno d'oggi si sa subito cosa accade dall'altra parte del mondo ma si ignora quello che accade nel palazzo di fianco al nostro. Un tempo non era così: nell'Ottocento anche i paesi più piccoli avevano il loro giornaletto locale, in genere settimanale, che riportava quanto era successo compresi avvenimenti che oggi sarebbero considerati di poca importanza.

Conoscere quello che accade subito tutt'attorno a noi è invece importantissimo e quindi questa idea ha il mio appoggio. Non è però facilissima da organizzare perché farlo attraverso un'agenzia di stampa costa abbastanza e lasciarlo invece in mano a chiunque espone al rischio di essere intasati da notizie assurde o sbagliate inviate dai soliti mitomani e cretini esibizionisti che infestano già molte newsletter.

Creare programmi più efficienti per la rimozione delle mine antiuomo

Eliminare le mine antiuomo sarebbe un'ottima cosa e quindi è bene studiare metodi più efficienti per farlo però meglio ancora sarebbe intervenire all'origine ed impedire che le mine venissero piazzate. Le mine antiuomo non vengono fabbricate da ignoti terroristi nascosti in caverne tra i monti ma vengono prodotte dalle industrie dei cosiddetti paesi civilizzati.

Non dovrebbe quindi essere difficile, anche alla luce di quanto dice la Convenzione di Ginevra, impedirne la fabbricazione e la vendita ma, quando ci sono in gioco grossi interessi economici, tutto diventa difficile e non si è riusciti nemmeno a proibire le cluster bomb che, anche se non nascono con lo scopo di piazzare mine antiuomo, di fatto disseminano il terreno di svariati ordigni inesplosi i cui effetti sono del tutto analoghi a quelli delle mine antiuomo.

Rendere le amministrazioni pubbliche più trasparenti

Se questa proposta si rivolge ai singoli paesi presenta le stesse problematiche di quella sulle politiche tributarie e cioè non vedo come un progetto di Google possa cercare di ottenere ciò dato che le amministrazioni pubbliche e la loro trasparenza sono diverse da stato a stato.

Se invece si pensa di creare un sito web ufficiale dove chiunque possa dire la sua su qualunque paese, ritengo che si tratti di una cosa inutile ed anche sbagliata. Un tale sito infatti rischierebbe di essere intasato, oltre che dai soliti mitomani e cretini esibizionisti, anche da commenti di parte e da false notizie provenienti da servizi segreti, partiti politici, industrie con interessi economici in ballo, speculatori finanziari e quant'altro con il risultato di essere fonte di divisioni e di contrasti.

Offrire istruzione di qualità agli studenti africani

Questa proposta mi ha lasciato stupito perché si tratta di una cosa che viene già fatta da decine d'anni. Quando, più di quarant'anni fa, mi sono iscritto all'Università vi ho trovato numerosi studenti africani.

Offrire una maggiore istruzione è sempre una buona cosa a chiunque sia diretta ma non ritengo che si possano risolvere i problemi dell'Africa in questo modo: per aiutare concretamente l'Africa sarebbe sufficiente smettere di saccheggiarla!

Moltissimi degli studenti africani che ho conosciuto e che hanno studiato in Italia hanno poi preferito rimanere a vivere nel nostro paese e non si può nemmeno condannarli troppo perché spesso quelli che invece sono tornati hanno scoperto di aver acquisito una mentalità diversa da quella dei propri concittadini che perciò li sentivano diversi.

Per questo motivo l'offerta di istruzione deve essere fatta il più possibile nelle principali città africane e non in Europa ed in America. Fornire corsi di leadership a giovani meritevoli che diventeranno i leader africani di domani è una buona idea sulla carta ma che in passato ha dato risultati spesso disastrosi in quanto talvolta è accaduto che il nuovo giovane leader si sia ben presto trasformato in un dittatore sanguinario e difficile da rimuovere.

Aiutare gli imprenditori che lavorano nel sociale a promuovere il cambiamento

In Italia ciò accade da tempo: prima le cooperative e più recentemente le ONLUS hanno avuto molte agevolazioni fiscali e possono attingere a fondi italiani ed europei per sviluppare i loro progetti. Quello che sarebbe magari da migliorare sarebbe il controllo di queste attività per distinguere quelle serie da quelle nate solo per spillare beneficienza e denaro pubblico.

Aiutare la creazione di piccole aziende nelle comunità sottosviluppate può essere una buona cosa ma va fatto cum grano salis per evitare di voler imporre idee e modelli stranieri che non possono attecchire o che, peggio ancora, stravolgono le realtà locali.

Se si vogliono applicare le idee liberiste occorre farlo bene e quindi potenziare l'attività antitrust che, a livello mondiale, mi sembra quasi inesistente, mentre invece la lotta ai monopoli e agli oligopoli è alla base delle idee liberiste.
E' inutile aiutare qualcuno a metter su una attività microscopica se poi questa viene spazzata via dalle decisioni di pochi industriali che controllano il mercato.

Creare un sistema di monitoraggio dei disastri ambientali in tempo reale

In Italia abbiamo già vari sistemi di monitoraggio degli eventi a rischio e l'intervento della Protezione Civile in caso di disastri ed il tutto non funziona poi così male. Anche nel resto del mondo ci sono svariate organizzazioni del genere ed in caso di grossi disastri si vede che subito i vari paesi si aiutano l'un l'altro.

Quello che sarebbe più importante fare non è monitorare i disastri ambientali bensì cercare di prevenirne al massimo gli effetti ma ciò costa e non dà gloria ai politici e del resto anche i diretti interessati non ci tengono a spendere di più per prevenire rischi ipotetici, così si continua a costruire nel greto dei fiumi, sotto costoni franosi, sulle pendici dei vulcani, etc.


[1] - Ricordo che Francis Crick, nella sua opera L'origine della vita, ha scritto: esistono strutture complesse che si presentano in molte copie identiche, che hanno cioè una complessità organizzata, e che non possono essere nate per caso.   <<


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