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Antonio Cavallari


Il nonno del mio bisnonno

Antonio Cavallari è il nonno del mio bisnonno. Ho trovato il suo nome nel libro dei battesimi della Parrocchia di San Giovanni Battista di Pontelagoscuro [1] [2] come padre di ben quattordici bambini nati fra il 1788 ed il 1817 da due diverse mogli.

Suo padre è Nicolò Cavallari di Giovanni Francesco e la madre è Teresa Perughi di Antonio.
Mentre il nome del padre lo si trova nei libri dei battesimi, quello della madre lo troviamo nel libro delle Cresime [3] che ci informa che Antonio ha ricevuto la Cresima il 26 luglio 1774 all'età di sette anni. Di Antonio infatti manca il battesimo.

Il libro delle Cresime, oltre a permetterci di calcolare che Antonio è quindi nato nel 1767, ci mostra un possibile motivo della mancanza del battesimo.
Il suo padrino è Pietro Perughi di Baura. Dal Catasto Carafa [4] apprendiamo che i Perughi erano una famiglia benestante di Baura ed è perciò possibile che Teresa abbia avuto il suo primogenito a casa dei genitori e che quindi il bambino sia stato battezzato in quella parrocchia.

E' però più probabile che, al momento della nascita di Antonio, suo padre, Nicolò Cavallari, abitasse ancora sui terreni dei Cavallari siti all'altezza dell'Isola Bianca e che giuridicamente dipendevano dalla parrocchia di Francolino e che quindi suo figlio Antonio sia stato battezzato nella chiesa di Francolino.

Infatti, leggendo i registri parrocchiali di Pontelagoscuro, dai dati relativi al battesimo di Giuseppe Pietro Agujari, avvenuto il 26 settembre 1765, si apprende che il padrino, che era Nicolò Cavallari, viene sostituito per procura dal fratello Pietro e viene detto che Pietro era della Parrocchia di Pontelagoscuro mentre Nicolò risulta essere della parrocchia di Francolino

Non sappiamo quando muore Antonio Cavallari però, tenendo conto che la sua attività verrà continuata dal figlio Gaetano, nato nel 1814, che chiamerà Antonio il suo primo figlio nato nel 1843, possiamo supporre che non muoia prima del 1840.

Il primo matrimonio

Antonio Cavallari sposa Teresa Travagli di Agostino ed ha da lei nove figli nati fra il 1788 ed il 1802.

Sei dei figli sono femmine: Barbara (1788), Maria Benedetta (1791), Rosa Teresa (1792), Rosa Angela (1794), Barbara (1796) e Anna Elisabetta (1798).
I maschi sono tre: Vincenzo (1793), Gaetano (1799) e Nicola (1802).

Di questi nove figli sono tre quelli di cui abbiamo ulteriori notizie (Vincenzo, Barbara e Nicola) e tre quelli che probabilmente sono morti in tenera età essendo i loro nomi ripetuti in fratelli nati successivamente (Barbara, Rosa e Gaetano).
Gaetano riceve la Cresima nel 1800 ad un solo anno di età, forse stava già male e lo è voluto cresimare prima che morisse.

I Travagli

Quella dei Travagli [5] è una antica famiglia ferrarese (Albertino de' Travagli viveva a Ferrara nel 1310).
Fu una famiglia assai doviziosa che possedette il palazzo nella via della Ghiara che fu prima dei Boari e successivamente dei Gulinelli. Nel XVIII secolo vengono ricordati Giuseppe, distinto pittore, l'abate Giovanni, l'alfiere Bonifacio (questi ultimi due erano viventi nel 1779) e Carlo valente musicista morto nel 1836.

Si trattava di una famiglia nobile ed il suo stemma, che compare sulla tomba di Camillo Travagli sepolto nella chiesa di San Francesco a Ferrara nel 1747, è il seguente: Partito nel primo d'oro al leone rivolto di rosso, nel secondo di rosso a sei monti d'argento posti 3,3,3. Capo d'argento caricato di un aquila in nero sostenuto da una fascia d'azzurro caricato di un sole d'oro e da un giglio dello stesso.

Non sappiamo se i nostri Travagli fossero imparentati con quelli di Ferrara ma la cosa non è improbabile sia perché il cognome non è molto comune, sia perché anche questi Travagli erano in buone condizione economiche.
Agostino Travagli infatti è citato nel Catasto Carafa del 1779 come proprietario della possessione Colombarola di oltre 33 ettari che si trovava nel territorio di Francolino, non lontana da Pontelagoscuro.

Ho trovato [6] un Antonio Travagli di Pontelagoscuro a capo delle locali Guardie Civiche nel 1796 che potrebbe benissimo essere un fratello di Teresa ed un A. Travagli, Capo Battaglione [7], del quale non è specificato meglio il nome ma che, molto probabilmente, coincide col precedente in quanto, nel 1798, viene incaricato di innalzare l'albero della Libertà e di organizzare la Guardia Nazionale a Fiesso.

Di costui abbiamo una interessante relazione spedita alla Municipalità di Ferrara in data 12 Floreal Anno VI Repubblicano (1 maggio 1798) [8] nella quale si racconta come, a Fiesso, molti mostrassero loro inimicizia ed il popolo fosse attonito ed in disparte ma che quando i patrioti lanciarono alla folla del denaro tutti gridarono Viva la Repubblica.

Per altro non tutti i Travagli furono filofrancesi o per lo meno non lo furono più quando arrivò Napoleone, ci fu infatti un Luigi Travagli che face parte degli insorgenti contro i francesi e che fu fucilato nel 1809, proprio nello stesso giorno in cui avvenne la carneficina del campanile di San Giorgio a Ferrara.

Il secondo matrimonio

Antonio Cavallari rimane vedovo in epoca imprecisata e si risposa, probabilmente nel 1807, con Elisabetta che era anch'essa una Cavallari ma di un ramo diverso della famiglia.
Elisabetta all'epoca aveva 21 anni, essendo nata nel 1786 ed era quindi molto più giovane di Antonio Cavallari che aveva circa 40 anni.
Anche il padre di Elisabetta si chiamava Antonio Cavallari ma era figlio di Giuseppe.

Dai dati dell'Archivio Parrocchiale di Pontelagoscuro non si riesce a dire che grado di parentela avessero Antonio ed Elisabetta Cavallari e non è nemmeno sicuro che fossero parenti. Si sa solo che entrambe le famiglie Cavallari erano già presenti a Pontelagoscuro quando iniziano i più vecchi volumi dell'Archivio Parrocchiale che potei consultare anni orsono.

Successivamente vari documenti esaminati presso l'Archivio di Stato di Ferrara (come racconto nella pagina dedicata a Giovanni Francesco Cavallari, nonno di Antonio [>>]) hanno permesso di ipotizzare che Giovanni Francesco Cavallari, nonno di Antonio, fosse fratello o cugino di Giovacchino Cavallari, bisnonno di Elisabetta.
Nell'ipotesi che costoro fossero fratelli, Elisabetta sarebbe stata la figlia di un secondo cugino di Antonio, nell'altra ipotesi la parentela sarebbe ancora più sfumata.

Antonio ed Elisabetta Cavallari hanno cinque figli, tre maschi e due femmine: Maria Barbara (1808), Gaetano Antonio (1810), Luigia Maria (1812), Gaetano Luigi (1814) e Felicita Scolastica (1817).

Di questi cinque figli il primo Gaetano probabilmente muore in tenera età, il secondo Gaetano è il nonno di mio nonno e di Luigia abbiamo notizie dal censimento del 1853 [9] dal quale sappiamo che viveva col fratello Gaetano e con la mamma vedova e lo stesso ci dice lo Stato delle Anime del 1858 [10].

Antonio Cavallari, commerciante

Antonio Cavallari continuò l'attività commerciale del padre Nicolò e poi, a sua volta, la passò al figlio Gaetano.
Di questa attività non ho però alcun dettaglio perché ho pochissime informazioni sulla prima metà del XIX secolo. Sicuramente Antonio si occupava già di commercio nella seconda metà del XVIII secolo ma, essendo ancora vivo suo padre, veniva citato sempre Nicolò Cavallari e non lui.

L'unico documento, al di fuori degli archivi parrocchiali, in cui viene citato Antonio Cavallari di Nicolò è l'opera del Dolcetti [11] dove Antonio viene elencato nei 43 decurioni eletti nell'assemblea del 19 marzo 1797.

Solo Antonio ed un altro sono indicati col patronimico e non col solo nome e cognome. Ciò sta a significare che a Pontelagoscuro esisteva un altro Antonio Cavallari. Sappiamo che in effetti era così perché lo stesso Antonio, pochi anni dopo, sposerà la figlia di questo altro Antonio Cavallari.


[1] - Liber Baptismorum 1764-1801 dell'Archivio Parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista a Pontelagoscuro.   <<

[2] - Liber Baptismorum 1801-1826 dell'Archivio Parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista a Pontelagoscuro.   <<

[3] - Liber Confirmatorum 1718-1811 dell'Archivio Parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista a Pontelagoscuro.   <<

[4] - Catasto Carafa - compilato nel 1779 per la tassazione dei terreni dei tre comprensori del Polesine di Ferrara, di San Giorgio e della Transpadana Veneta - è conservato presso i Consorzi di Bonifica del I e II Circondario - nel 2005 è stato digitalizzato su DVD-ROM.   <<

[5] - Francesco Pasini e Ferruccio Frassoni - Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara - originale 1914 - ristampa anastatica Edizioni Arnaldo Forni, Bologna 1997.   <<

[6] - Mostra di immagini e documenti di Pontelagoscuro a cura di R. Menegatti e G. Savioli - Ferrara 1978.   <<

[7] - Giornale del Basso Po pubblicato in "Giornale del Basso Po [22 marzo 1798 - 6 settembre 1798]. (Sei mesi di Repubblica Cisalpina a Ferrara)" a cura di Giulio Righini - Ferrara 1962.   <<

[8] - pubblicata nel numero VII, semestre I del Giornale del Basso Po di Ferrara, datato 4 Fiorile Anno VI Repubblicano (3 maggio 1798).   <<

[9] - Archivio delle Delegazioni (Pontelagoscuro) Busta 57 Anno 1853 - presso Archivio Storico Comunale di Ferrara   <<

[10] - Archivio della Parrocchia di San Giovanni Battista di Pontelagoscuro - Stato delle Anime - 1858.   <<

[11] - Antonio Dolcetti - Le cronache di Pontelagoscuro a cura di Roberto Balzani - Edizioni Analisi srl, Bologna 1993.   <<


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