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Scritti ed opinioni di Andrea Cavallari - Premessa


Lo scopo di questa sezione del mio sito web

Sempre più di rado trovo nei giornali o nelle riviste degli articoli che mi soddisfino in quanto le mie idee non rientrano in nessuna delle varie categorie prefissate che i giornalisti seguono e che, di solito, sono legate a partiti politici o a gruppi di potere.

Spesso leggendo un articolo e trovandomi in dissenso con l'autore mi viene voglia di scrivergli oppure vorrei scrivere al direttore del giornale chiedendogli perché non si occupi di un certo argomento, ma, vedendo quanto viene scritto in risposta a lettere analoghe, me ne passa la voglia.
Spesso infatti la risposta è superficiale e fa di tutto per eludere l'argomento oppure mira a mettere in contrasto fra loro due lettori col risultato che il tutto sfocia nella pubblicazione di lettere con beghe personali o con frasi fatte senza che al quesito iniziale sia data risposta.

Lo stesso purtroppo accade in Internet dove ci sono molti forum che sarebbero interessantissimi ma che sono rovinati da interventi di alcune persone (spesso estremamente prolifiche nell'inviare messaggi) che riducono la discussione a litigi fra due schieramenti (destra o sinistra, favorevoli o contrari a qualcosa, maschi o femmine, laici o religiosi, motociclisti o automobilisti, etc., etc.) per cui il tutto si riduce di nuovo solo a frasi fatte e luoghi comuni quando non sfocia addirittura in insulti personali che i componenti dei due gruppi si scagliano l'un l'altro.

Da tempo quindi desideravo pubblicare nel mio sito qualche pagina con le mie idee però ero molto indeciso su che forma dare a questi scritti.
Dato che nel mondo in genere ed in Italia in particolare ci sono molte cose che non mi piacciono, avevo dapprima pensato di fare una rubrica intitolata Bravi o vergogna? dove mettere dei fatti di cronaca senza alcun commento se non citazioni di leggi, di frasi famose, di altri fatti e di quant'altro serva al lettore per capire se il mio giudizio sul fatto di cronaca citato sia di approvazione o di condanna.

Però ho pensato che ciò avrebbe richiesto un grosso lavoro dando un piccolo risultato perché, in fin dei conti, le mie idee non sarebbero state espresse con chiarezza e con anche il rischio di offendere comunque qualcuno visto che i Vergogna! sarebbe stati certo molto di più dei Bravi!

Ho pensato allora di fare una rubrica intitolata Cronache da un mondo migliore dove un immaginario cronista scrive degli articoli su cosa accade nel paese dove vive. Ovviamente si sarebbe trattato di racconti satirici che avrebbero narrato fatti simili a quelli accaduti da noi ma con soluzioni e commenti completamente diversi.
Si tratta però di una soluzione tutt'altro che facile che richiede un impegno notevole di tempo ed una abilità letteraria ben superiore a quella che posso avere io.

Ho quindi deciso di fare per ora una semplice sezione intitolata Scritti ed opinioni dove esporre le mie idee e le mie proposte relative a svariati argomenti, anche scottanti, quali Politica, Scienza, Economia, Ambiente, Problemi sociali ed altro.
Per adesso mi limiterò a pubblicare articoli su argomenti non legati specificatamente a fatti di cronaca in modo che mantengano una certa validità anche nel tempo. Se in futuro potrò aggiornare con una certa periodicità questa sezione del mio sito mi dedicherò anche ad argomenti di attualità.

Dato che ho appena iniziato questa sezione e ci vorrà vario tempo prima che gli articoli diventino molti, per adesso li elenco tutti assieme in un unico indice, successivamente li dividerò per argomento.

Alcune ulteriori considerazioni

Ho scritto quanto sopra nel 2007 e cinque anni dopo, gli articoli pubblicati sono ancora molto pochi e questa sezione, invece di essere diventata una colonna portante del sito, langue alquanto. Ciò dipende da due cause.

La prima è che, benché la Costituzione italiana garantisca la libertà di espressione, è estremamente difficile capire cosa possa essere ritenuto offensivo e cosa no e quindi non si possono esprimere liberamente le proprie critiche ed i propri pensieri a meno di non stare molto sul vago.
Per altro questo problema non riguarda solo l'Italia, infatti Mark Twain diceva solo i morti possono dire la verità.

La seconda è che, dal 2007, la situazione generale dell'Italia, dell'Europa e del mondo è grandemente peggiorata senza che vi sia alcun motivo reale di questo crollo se non l'opera di alcuni speculatori internazionali contro i quali i politici di tutte le nazioni non sembrano in grado di fare alcunché (e nemmeno ci provano).

Tutto ciò toglie ogni voglia di sprecare del tempo a scrivere degli articoli per dare utili suggerimenti quando si vedono eminenti politici, tecnici e superesperti dire e fare delle cose che chiunque saprebbe fare meglio e famosi giornalisti non vedere fatti importanti e non fare domande imbarazzanti.

Tanto per fare un esempio, all'inizio del 2012, la BCE ha prestato 1080 miliardi di euro alle banche europee al tasso dell'1% e le banche hanno poi prestato agli stati gran parte di questa cifra per tassi molto superiori. Le domande che avrei fatto io agli esperti sono:

   -   dove la BCE ha preso questi 1080 miliardi di euro?

   -   perché non li ha prestati direttamente agli stati?

Sui molti giornali che ho letto non ho trovato né le domande, né le risposte. Può darsi che ci fossero e mi siano sfuggite ma, considerata la loro importanza, avrebbero dovuto essere oggetto di discussione per giorni e giorni e ciò non è stato.

Col tempo ho trovato la risposta a queste due domande ma l'ho trovata quasi per caso e non certo per merito dei giornalisti che ormai non fanno più un duro giornalismo d'inchiesta con domande scomode ai potenti.

La risposta alla prima domanda e cioè dove la BCE ha abbia preso i 1080 miliardi di euro è semplice: li ha creati dal nulla! E' bastato un semplice click su di un computer, non si è dovuta nemmeno prendere il disturbo di stamparli.

In effetti è curioso che la BCE arroghi a sé (ed alle Banche Nazionali da lei autorizzate) il diritto di stampare carta moneta ma lasci ai singoli stati quello di produrre le monetine, ma, del resto, coniare una monetina ha un costo non irrisorio rispetto al suo valore legale come invece accade per la carta moneta.

Su questi soldi, creati dal nulla, gli Stati hanno pagato salati interessi aumentando il debito pubblico e accusandone poi i cittadini che hanno voluto vivere al di sopra dei loro mezzi!

La risposta alla seconda domanda e cioè perché non abbbia prestato questi 1080 miliardi agli stati è che ciò è proibito dallo statuto della BCE ed il motivo sarebbe dovuto al desiderio di evitare che la BCE acquisisca troppo potere sui singoli stati limitandone la sovranità.

In realtà il risultato di tutto ciò è stato che la BCE ha lo stesso tutto il potere che vuole sui singoli stati e che si sono anche regalati miliardi alle banche che così, invece di fare il loro mestiere, si sono messe a giocare sulla finanza.

Si avrebbe ovviamente voglia di scrivere duri articoli di critica ma ciò non è possibile sia per il primo punto sopraelencato, sia perché sono contrario al turpiloquio.
Mi limito quindi a consigliare, a chi voglia approfondire le cause di tutto questo, di leggere il bellissimo saggio dello storico Carlo M. Cipolla dal titolo Le leggi fondamentali della stupidità umana pubblicato all'interno del suo libro Allegro ma non troppo.


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