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Storia di Pontelagoscuro


Il Catasto Carafa verso Mizzana - Foglio II

Il Foglio II dei terreni verso Mizzana comprende i terreni situati ad sud di Pontelagoscuro e confina a nord con il Foglio I di Mizzana e ad est con quello del Barco Bentivoglio dal quale è diviso dal Canale Panfilio.

E' qui che sorgeva la chiesa parrocchiale di San Michele situata in un luogo detto Perle, vicino a Confortino, dalla quale, per molti secoli, dipese Pontelagoscuro finché, nel 1492, la chiesa fu demolita per poter ingrandire il grande parco dei Duchi d'Este e Pontelagoscuro fu aggregata alla Parrocchia di Santa Maria Maddalena al di là del Po.

Il Catasto Carafa verso Mizzana - Foglio II

I proprietari e i terreni

Le varie strade dividono i terreni presenti su questo foglio in quattro zone. I proprietari dei terreni che sono in tre di queste zone compaiono nel riassunto dei proprietari di Mizzana mentre quelli che hanno dei terreni nella quarta zona (quella sud-ovest) non vi compaiono e sono elencati in un riquadro disegnato sul foglio di dettaglio con una nota che dice che i rilievi dei terreni sono quelli fatti nel 1777 ma che i proprietari elencati si riferiscono al 1832.

Non viene spiegato con chiarezza il motivo di ciò e suppongo che sia perché, al momento della stesura del Catasto Carafa, chi possedeva i terreni di questa zona fosse esentato dal dover contribuire alla Confederazione dei Lavorieri e che solo quando i terreni sono passati di mano si sia provveduto ad inserirli come, del resto, sembra essere accaduto anche al Barco Bentivoglio.

I proprietari dei terreni delle prime tre zone e che risalgono al 1779 sono: il Conte Francesco Greghi che possiede 496 stare pari a ad oltre 55 ettari (particelle 18, 19, 20, 21 e 22), il Priorato di San Michele che ha 223 stare pari a 24 ettari (particelle 9, 12 e 13), Antonio Meggia che ha 112 stare pari a 12 ettari (particelle 8, 10 ed 11) e Bartolomeo Magri, che è usuario del Marchese Lodovico Fiaschi e che ha la particella 23 di undici stare (poco più di un ettaro).

I proprietari dei terreni della quarta zona e che risalgono al 1832 sono: Teresa Lombardi Nagliati, erede fiduciaria del marito Anselmo Nagliati, che possiede 88 stare pari a nove ettari e mezzo (particelle 25, 26, 27, 28 e 29), Vincenzo Romagnoli, affittuario di Moratelli, che ha la particella 30 di 45 stare (poco meno di cinque ettari) e Gaetano Romagnoli che ha la particella 24 di 15 stare (poco più di un ettaro e mezzo).

Per quanto riguarda l'uso del suolo la gran parte del terreno (poco meno di 74 ettari e mezzo) è classificata come abbragliato (seminativo con alberi o viti ed orti). Ci sono poi poco meno di otto ettari dedicati ai prati per il fieno, circa sei ettari e mezzo di campagnolo (solo seminativo) e poco meno di sei ettari e mezzo di pascoli.
Classificati come casamentivo (cioè edificabili) ci sono solo i 2000 metri quadri della particella 11 ed una porzione della particella 12 per la quale non viene specificata la superficie.


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