Spazio per comunicazioni urgenti

Storia di Pontelagoscuro


Il Catasto Carafa a Pontelagoscuro - Foglio I

Il Foglio I del Catasto Carafa di Pontelagoscuro comprende i terreni immediatamente ad ovest dal borgo, delimitati a sud dal canale Panfilio e ad ovest dallo Stradone Consortivo, più un terreno al di là dello stradone.
In questo foglio, oltre ai terreni agricoli, vi è compreso anche il borgo di Pontelagoscuro con le sue case che tratto in dettaglio in un'altra pagina [
>>].

Si tenga comunque presente che nel Catasto non compaiono le case ed i magazzini posti ad di là dell'argine maestro in quanto esenti dalle tasse sulla bonifica.
In molti devono aver cercato di evitare queste spese, infatti su parecchi terreni accatastati vi è l'annotazione preteso esente.

Molte interessante è la presenza, nella Possessione Isola, di una relativamente vasta area valliva alimentata dal canale Nicolino. Si tratta infatti dei resti del laghetto che era attorno alla delizia Estense detta appunto dell'Isola e che fu demolita nel 1645.
Alcuni hanno preteso di individuare in questo laghetto l'origine del nome Lagoscuro ma appare alquanto improbabile che il lago esistesse già nel XIII secolo quando il nome Lacuscurii appare per la prima volta in un documento scritto, anche se si deve tener presente che il canale Nicolino segue il percorso di un corso d'acqua secondario preromano, ma forse ancora attivo in età romana e quindi potrebbe avere origini molto antiche.

Il Foglio I del Catasto Carafa a Pontelagoscuro

I proprietari e i terreni

I terreni del foglio sono di proprietà di cinque persone ma il grosso è tutto compreso in due possessioni: 395 stare (pari a quasi 43 ettari) occupa la possessione detta del Ponte di proprietà del Sig. Giambattista Boschini mentre sono 235 le stare (pari ad oltre 25 ettari) della Possessione Isola, proprietà del Sig. Cristoforo Chittò Barucchi.

Gli altri tre proprietari sono il Sig. Pietro Rozza che ha qui 29 stare (tre ettari) della sua possessione detta La Berna che è quasi interamente compresa nel foglio III, il Sig. Angelo Braghini che ha 17 stare di terreno (meno di due ettari) e Francesco Solimani che ha un orto di 11 stare (poco più di un ettaro) situato praticamente in paese.

Per quanto riguarda l'uso del suolo la gran parte del terreno (oltre 46 ettari compreso anche quello ad orto) è classificata come abbragliato (seminativo con alberi o viti ed orti) e ci sono anche quattro ettari e mezzo di solo seminativo (nel catasto identificato come campagnuolo).
Ci sono poi 17 ettari e mezzo dedicati ai prati per il fieno e poco più di tre ettari dedicati ai pascoli. Infine ci sono poco meno di tre ettari di zone vallive.

Le varie particelle sono così suddivise:


Tophost

Questo sito non utilizza cookie

Copyright © Andrea Cavallari
Tutti i diritti sono riservati