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Storia di Pontelagoscuro


Perché è interessante la storia di Pontelagoscuro

Pontelagoscuro è un piccolo paese a pochi chilometri da Ferrara e durante tutta la sua storia non è stato mai nemmeno un Comune autonomo [1] ma ha sempre ruotato intorno a Ferrara come se ne fosse un semplice sobborgo.

Perché, pertanto, la sua storia può attirare anche chi non si trova nello stretto numero di persone che ne possono essere interessate per motivi affettivi essendo nate o abitando a Pontelagoscuro?

Importanza economica di Pontelagoscuro

Come dice anche Antonio Dolcetti [2], che è uno dei pochi storici di Pontelagoscuro e che scrisse all'epoca della Rivoluzione Francese, nella storia si parla di giostre e tornei e di tante di cose di nessuna importanza ma non si parla di borghi che hanno avuto una notevole importanza economica ed hanno portato benessere anche ai paesi vicini così come Pontelagoscuro per lungo tempo è stata una fonte di ricchezza per la vicina e ben più importante Ferrara.

Un primo motivo per interessarsi alla storia di Pontelagoscuro può quindi essere la sua importanza economica che, a differenza di tanti altri borghi della Pianura Padana, non nasceva dalle ubertose campagne circostanti, ma dalla ricchezza che derivava dal commercio.

Storia della navigazione fluviale nella Pianura Padana

E il commercio a Pontelagoscuro significava navigazione fluviale lungo il Po su cui transitavano migliaia di tonnellate di beni d'ogni genere. Il sopracitato Dolcetti afferma che solo lui, in quattro o cinque mesi, aveva trattato ben centoventimila sacchi di grano.
Pontelagoscuro, per la sua posizione a non molta distanza dalla foce del Po, a pochissimi chilometri da Ferrara e a cavallo di una importante via verso il nord europa, faceva da cerniera fra il traffico marittimo e quello fluviale.

Un secondo motivo di interesse è quindi il fatto che parlare di storia di Pontelagoscuro vuol dire interessarsi alla storia della navigazione fluviale nella Pianura Padana, argomento molto importante nella storia economica dell'Italia settentrionale.

La navigazione fluviale, però, non è importante solo per la sua storia ma anche per i riflessi che potrebbe avere sulla nostra vita quotidiana. Purtroppo in Italia ben poche persone si rendono conto dell'importanza della navigazione fluviale; così non è nei principali paesi europei dove esiste una fitta rete di canali navigabili che permettono di trasportare a basso costo ed inquinando pochissimo grandi quantità di merci anche a notevolissima distanza.

Da noi, invece, si è fatto poco o nulla per mantenere in vita la navigazione fluviale che pure fu importantissima per secoli per tutta la Pianura Padana. Ciò ha avuto un grave impatto anche sul traffico, si pensi infatti che una sola chiatta fluviale può togliere dalle strade ben ottantotto TIR. Della scelta di affossare il trasporto fluviale e marittimo a favore di quello su gomma e di questa scelta ne paghiamo tutt'oggi le conseguenze sia in termini economici, sia come inquinamento, sia come lentezza e pericolosità del traffico stradale.

L'Europa ha definito le tipologie delle barche fluviali e le nuove navi fluvio-marine, lunghe centocinque metri e larghe undici e cinquanta, navigano con un fondale di due metri e ottanta, per cui potrebbero già oggi arrivare fino a Cremona. Quindi, volendo, potremmo forse tornare ancora a vedere tante navi solcare le acque davanti a Pontelagoscuro!

Collegamento con la storia della Pianura Padana e dell'Italia

Studiare la storia della navigazione vuol dire approfondire tanti altri argomenti, dalle modifiche del corso dei fiumi a causa delle tante rotte accadute nei secoli ai cambiamenti politici che innalzavano o abbattevano barriere al commercio spostando confini politici o più semplicemente creavano o abolivano dazi sul commercio e sul transito delle merci.

Un terzo motivo di interesse è quindi questo espandersi di argomenti per cui, partendo anche da piccole cose, si arriva a vedere come una successione di avvenimenti ha portato a cambiamenti radicali che hanno poi influenzato la storia d'Italia anche attuale.

Storie comuni e riflesso di grandi avvenimenti europei

Inoltre non bisogna dimenticare che la storia di Pontelagoscuro è anche una storia di uomini, sia di quelli che vi hanno vissuto che di quelli che vi sono passati.

Studiando queste storie si trovano non solo tanti piccoli fatti di vita vissuta di persone comuni (non per questo meno interessanti) ma anche il riflesso di avvenimenti storici che riguardano tutta l'Europa; non dimentichiamo infatti che per Pontelagoscuro sono passati anche imperatori e principesse, papi e predicatori, generali ed avventurieri.

Un altro motivo di interesse della storia di Pontelagoscuro è perciò il poter l'osservare la storia di Europa dalla visuale delle persone comuni che vivevano una vita comune in un piccolo borgo della Pianura Padana.

Il paese che non c'è

Copertina della 'Guida illustrata di Pontelagoscuro'Infine Pontelagoscuro ha un'altra caratteristica pressoché unica in Italia: è il paese che non c'è, come è stato definito in un bellissimo spettacolo teatrale, ideato da Antonio Tassinari del Teatro Nucleo Julio Cortazar [3], che racconta la storia, la vita e la memoria del vecchio borgo di Pontelagoscuro che, essendo stato raso al suolo al 98% nell'ultima guerra mondiale, è un paese che non c'è e che sopravvive solo nella memoria di coloro che lo hanno visto, abitato ed amato.

Nel 2011 un anziano pittore di Pontelagoscuro, Elio Giglioli, partendo, oltre che dalla sua memoria, da vecchie cartoline e stampe, ha dipinto molti quadri su come era il borgo prima della totale distruzione causata dalla Seconda Guerra Mondiale. Questi quadri, che illustrano quindi il paese che non c'è, sono stati esposti presso la sala Nemesio Orsatti ed in questa occasione, è stata presentata la Guida Illustrata di Pontelagoscuro che comprende la riproduzione di 32 quadri che illustrano la storia del borgo ed i luoghi e gli avvenimenti più importanti con un commento per ogni quadro che spiega quanto appare nel dipinto inquadrandolo storicamente e raccontando alcuni aneddoti.

Il progetto e la grafica di questa guida, che descrive un paese che non esiste più, sono stati curati da Walter Ferrari mentre Luigi Lugaresi ha effettuato la ricerca storica sul palazzo dell'Isola ed il sottoscritto, Andrea Cavallari, ha scritto i testi. Gli sponsor sono stati la Pro Loco di Pontelagoscuro ed il centro di promozione sociale Il Quadrifoglio.

Nella guida vi sono quattro prefazioni scritte dal Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, dal presidente della Pro Loco di Pontelagoscuro, dott. Gianluca Maragno, dal Comitato di gestione de' Il Quadrifoglio e dalla giornalista Margherita Goberti.

La Guida illustrata di Pontelagoscuro è stata presentata durante la mostra dei quadri di Elio Giglioli tenuta alla sala Nemesio Orsatti di Pontelagoscuro inaugurata il 26 marzo 2011 dal Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani e rimasta aperta fino al 10 aprile 2011.

Questa pubblicazione si trova nelle biblioteche Ariostea e Giorgio Bassani di Ferrara e nella biblioteca Anna Frank di Copparo. Può anche essere vista tramite Internet sul sito della Proloco di Pontelagoscuro.


[1] - Però Pontelagoscuro, dal 25 aprile al 27 maggio 1799, fu capoluogo dell'intera Provincia di Ferrara (occupata dagli austriaci) tranne la città di Ferrara (occupata dai francesi) [cfr. opera di Dolcetti sottocitata].
E' bene precisare che esistono documenti dell'epoca dello Stato Pontificio dove si trova citato il Comune di Pontelagoscuro ed il Sindaco di Pontelagoscuro ma, a quell'epoca, i Comuni coincidevano con le Parrocchie e non avendo praticamente alcuna autonomia amministrativa, non corrispondevano a quello che intendiamo oggi con questa parola.   
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[2] - Antonio Dolcetti ha lasciato un diario manoscritto [cfr. Fondo Carletti (n. 15727) - Biblioteca Comunale Ariostea di Ferrara] che riguarda prevalentemente il periodo 1796-1801 e che è stato anche pubblicato col titolo Le cronache di Pontelagoscuro da Roberto Balzani, [Edizioni Analisi srl, Bologna 1993].   <<

[3] - Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro - Il Paese che non c'è: vita, storia e memoria di Pontelagoscuro ideato e diretto da Antonio Tassinari - Pontelagoscuro, 2006.   <<

[4] - Andrea Cavallari, Elio Giglioli, Luigi Lugaresi (a cura di Walter Ferrari) - Guida illustrata di Pontelagoscuro - Pro Loco di Pontelagoscuro - Pontelagoscuro, 2011.   <<


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