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Alberto Grappa (XII secolo)


Il Grappa più antico

Il Grappa più antico che ho trovato finora è Alberto Grappa che, il 19 marzo 1156, ricevette la concessione di una casa posta nel Castellaro (la zona centrale di Modena dove c'era il castello del Vescovo) da parte del Cardinale Ildebrando, rettore della Chiesa di Modena [1].

Non si sa di dove fosse originario questo Grappa in quanto nella pergamena in questione [2] si dice che era di un luogo detto Massa ma non si capisce a quale Massa ci si riferisca, se a Massa Finalese che si trova nel territorio modenese o a Massa che si trova nell'Appennino Reggiano ma vicinissima al confine con Modena oppure, considerando che l'affitto è indicato in monete lucchesi, alla città di Massa in Toscana o ad una delle due Massa esistenti in provincia di Lucca.

Il terreno e la casa affittati ad Alberto Grappa si trovavano proprio in quello che ora è il centro di Modena in quanto il Castellaro era la zona dove sorgeva un castello che era del Vescovo e che sorgeva di fianco alla piazza principale e precisamente nella zona che è ora tra Piazza Maggiore e la Chiesa di San Carlo e dove passa proprio via Castellaro [3].

Non si sa di cosa si occupasse Alberto Grappa ma si trattava sicuramente di persona benestante. Può darsi che fosse un mercante, specialmente se proveniva da Lucca dato che, in quegli anni, l'economia lucchese aveva avuto una fase calante prima di riprendere vigore dopo il 1161 quando iniziò un periodo di relativa pace.

Che si trattasse di un atto di una certa importanza lo si vede non solo dal gran numero di testimoni ma anche dal fatto che molti di loro sono persone appartenenti a famiglie importanti nella Modena medievale che si trovano citate nella storia della città ed in molti altri atti pubblici.

Il testo latino della pergamena del 1156

MCLVI XIII kal.[endae] aprilis ind.[itione] III

Concessit Ildebrandus S.R.E. card.[inalis] diac.[onus] et eccl.[esia] S.[ancti] Geminiani de Mutina rector et procurator Alberto Grappa ed eius heredibus de loco Massa casamentum unum de terra cum casa super se habente iuris S.[ancti] Geminiani reiacet in civ.[itate] Mutina in Castellario, a mane filii Rolandi de Preienario, a mer.[idie] filii Rolandi de Tetelmo, a sera Sigerus, de subto platea publica. faciant quicquid voluerint, salvo iure S.[ancti] Geminiani. omni a. de mense martii nom.[ine] pens.[ione] den.[arii] III Lucenses in Mutina. p[a]ene nom.[ine] sol.[idi] cento Lucenses.

Act.[um] in civ.[itate] Mutina, Buccabadata, Busutus, Guidone iudex, Guido iudex de Montespleco, Bernardus Malvizus, Isenbardus Episcopi, Iantulinus deganus, Armanettus gastaldus rogati tt.[testes ium]

Ego Gandulfus not.[arius] s.[acri] pal.[atii] scripsi.

La traduzione della pergamena del 1156

19 marzo 1156, anno III

Ildebrando S.R.E. Cardinale diacono, Rettore e procuratore della Chiesa di San Geminiano di Modena, ha concesso ad Alberto Grappa, proveniente da Massa, ed ai suoi eredi un appezzamento di terreno, con la casa soprastante, di proprietà della Chiesa di San Geminiano, che si trova a Modena nel Castellaro, confinante ad est con la proprietà dei figli di Rolando di Preienario, a sud con quella dei figli di Rolando di Tetelmo, ad ovest con quella di Sigerio e di sotto con la pubblica piazza.
Può farne ciò che vuole purché siano rispettati i diritti di San Geminiano. Il tutto dal mese di Marzo per un affitto di tre denari lucchesi pari a quasi cento soldi.

Emesso nella città di Modena. Ne sono testimoni Buccabadata, Busuto, il giudice Guidone, il giudice Guido di Montespleco, Bernardo Malvezzi, Isenbardo Episcopi, il decano Iantulino, il castaldo Armanetto.

Io, Gandulfo, notaio del Sacro Palazzo, scrissi.


[1] - a cura di Emilio Paolo Vicini - Regesto della Chiesa Cattedrale di Modena - Casa libraria editrice italiana Prof. P. Maglione - Roma, 1931 - (rappresenta il Volume XVI dell'opera Regesta chartarum Italiae dell'Istituto storico italiano).   <<

[2] - Archivio Capitolare di Modena - Feudi e investiture - Cassetto E - Fascicolo 7 - Carta CLXI - Modena, 1156.   <<

[3] - Girolamo Tiraboschi - Memorie storiche modenesi Tomo II - Presso la Società Tipografica - Modena, 1793.   <<


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