Spazio per comunicazioni urgenti

Smit S.p.A.


L'assunzione alla Smit S.p.A.

Nell'estate del 1975, quando ho terminai il servizio militare, pensavo di avere un posto di lavoro già sicuro (come spiego nella pagina sull'L.P.E.) ma invece così non fu e mi trovai nella necessità di reperire velocemente un posto di lavoro.

Inviai molti curriculum e partecipai alcuni concorsi ma poi, quasi per caso, entrai in contatto con la Smit S.p.A. di Modena che cercava un tecnico che si occupasse sia della progettazione che dell'assistenza ai clienti.

Il settore nel quale operava la Smit S.p.A. era abbastanza lontano da quella che era la mia specializzazione, infatti la Smit si occupava di trasmissioni idrostatiche di potenza realizzate con motori e pompe a pistoni assiali.

La Smit aveva iniziato a commercializzare pompe e motori a pistoni assiali della multinazionale americana Eaton che cercava di entrare nel mercato italiano che all'epoca era, in gran parte, in mano alla Sundstrand.

Dato che non volevo attendere ulteriormente un posto di lavoro più adatto e che la Eaton produceva anche delle pompe con un controllo remoto che potevano riguardare maggiormente la mia preparazione in elettronica, accettavo il posto ed iniziavo a lavorare a Modena nel gennaio del 1976.

I miei compiti

Alla Smit si rivolgevano, di norma, altre ditte, produttrici di macchinari di molti generi diversi, che ci chiedevano di studiare una trasmissione idrostatica di potenza da applicare ad un loro nuovo macchinario.
La caratteristiche volute di potenza e di velocità erano diverse di caso in caso.

Il compito mio e degli altri ingegneri che lavorano per la nostra ditta era di progettare la trasmissione richiesta e di sottoporla al cliente che, se era soddisfatto del progetto, acquistava le pompe ed i motori necessari per sviluppare i prototipi del nuovo macchinario.
Successivamente si doveva seguire il cliente risolvendo gli eventuali problemi che fossero sorti anche andando nella sua ditta per collaudare il prototipo.

Mi sono così occupato di problematiche molto diverse che riguardavano speciamente macchine movimento terra, muletti di grosse dimensioni, macchine agricole di ogni genere ed altri macchinari dove fosse necessaria una trazione lenta e finemente regolabile ma senza perdite di potenza.
Non sono mancate applicazioni molto particolari come la realizzazione di una trasmissione idrostatica che sostituisse l'albero motore su di un grosso battello oceanografico.

Andavo spesso a trovare i vari clienti ed ho così visitato molte fabbriche del nord e del centro dell'Italia. Ho anche partecipato ad alcune fiere alle quali la Smit era presente come espositore, la più importante delle quali è stata il Fluid, 5° mostra delle apparecchiature oleoidrauliche e pneumatiche, che si è svolta dal 10 al 15 giugno 1976.

Le dimissioni dalla Smit

Benché il vedere tante realtà diverse fosse stimolante, non ero troppo soddisfatto in quanto le pompe ed i motori della Eaton, sebbene ottimi dal punto di vista qualitativo, erano abbastanza costosi e quindi la loro penetrazione nel mercato italiano era lunga e difficile per cui anche i possibili sviluppi sul controllo remoto erano di là da venire.

Mi ero trasferito a Modena ma tornavo a Ferrara quasi tutti i fine settimana e qui incontrai un mio amico che mi segnalò che la Banca del Monte di Bologna e Ravenna aveva indetto un concorso per assumere svariati specialisti di informatica.
Decidevo di partecipare al concorso e successivamente, essendo risultato fra i vincitori, presentavo le mie dimissioni e cessavo di lavorare per la Smit alla fine di luglio del 1976.


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