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Cosa cerco


Da quando sono in pensione

Dal 1 novembre 2009 sono in pensione dopo aver raggiunto i quarant'anni di contributi. Non ho quindi alcuna necessità di lavorare ma, benché abbia già tanti interessi, mi piacerebbe, per un po', continuare a fare qualcosa di utile.

Nell'immediato però mi potrebbe interessare un lavoro, anche part-time e per un periodo limitato, che si svolgesse all'estero allo scopo di perfezionare la mia conoscenza delle lingue. Mi interesserebbe molto imparare il norvegese o perfezionare il tedesco ma non disdegnerei neanche la possibilità di approfondire l'inglese, il francese o lo spagnolo.

Ovviamente sarebbe meglio che un tale lavoro fosse interessante ed avesse magari un possibile futuro, però potrebbe anche andar bene un lavoro relativamente semplice che mi desse la possibilità di mantenermi all'estero per il tempo necessario a perfezionare la lingua.
Per quanto riguarda la Norvegia, dato che comunque dovrei andarvi in aereo, mi vanno bene tutte le località, anche quelle più disagiate mentre, per la Germania, l'ideale sarebbe che la sede di lavoro fosse in Baviera o nel Baden-Wüttemberg.

Cosa potrebbe interessarmi

Essendo in pensione ho molto tempo libero ed una entrata economica garantita, quindi quello che cerco non è un lavoro tout court ma qualcosa che io ritenga interessante.
E' quindi necessario definire cosa io ritenga interessante.

Il discorso economico è pur sempre un argomento d'interesse ma questo, essendo già in pensione, può essere compensato da altri fattori.
Ciò significa che, per imparare o perfezionare una lingua, potrei fare, per un periodo limitato, un lavoro che non mi entusiasmi in particolar modo purché mi dia un corrispettivo economico che mi copra tutte le spese oppure che potrei anche accettare uno stipendio piuttosto basso (o anche fare volontariato) in cambio di un lavoro che mi interessi molto.

Gli altri fattori che utilizzerei per valutare quanto mi interessi un lavoro sono essenzialmente tre.

Il primo è che il lavoro riguardi uno dei tanti argomenti che mi hanno appassionato privatamente ma che non ho mai sviluppato sul lavoro quali la natura ed il mare o la storia e l'archeologia oppure che comporti anche un lavoro sul campo e non solo dietro lo schermo di un computer magari, per brevi periodi, in località inconsuete.

Il secondo è che si tratti di un progetto utile che abbia un effetto reale e che non sia solo uno studio che poi finisce in fondo a un cassetto, fine che hanno fatto molti dei progetti ambientali ai quali ho partecipato.

Il terzo è che dia un minimo di notorietà per lo meno fra gli specialisti del settore. Mi è successo infatti che nel periodo in cui ho partecipato a tanti studi effettuati da Idro.S.E.R. S.p.A. la politica della ditta fosse di non mettere alcun nome dei partecipanti al progetto sulla pubblicazione finale relativa al progetto stesso, così non posso elencare gli studi e le ricerche di cui ho fatto parte ed il mio nome non è conosciuto se non da quelli con i quali ho avuto contatti diretti.

Possibili progetti

Ci sono anche dei progetti che ho in mente che sono difficili o impossibili da realizzare da solo ma che, secondo me, potrebbero portare a risultati molto positivi.

  1. Il primo è la realizzazione di un prototipo di un sistema automatico di trasporto individuale su ferro così come spiego nella pagina del mio sito dove espongo la mia idea per il Progetto 10 alla 100 di Google [>>].

    Costruire un prototipo potrebbe essere un buon affare per un grande parco giochi del quale diventerebbe un'attrazione e se l'idea avesse poi successo, si potrebbero avere enormi sviluppi successivi. Alla realizzazione possono essere interessate ditte che lavorano nel settore delle tramvie e delle metropolitane, quelle che fabbricano giostre, quelle che si occupano di controlli automatici oltre a ditte di elettronica e softwarehouse.

    La mia partecipazione sarebbe ovviamente focalizzata sulla realizzazione dei software necessari al funzionamento di tutto l'apparato, oltre a consigli di carattere generale visto si tratta di una mia idea che sicuramente avranno avuto anche altri ma che non ho ancora trovato esplicitata in Internet.

  2. Un altro progetto che mi piacerebbe studiare a fondo fino ad arrivare ad una vera e propria produzione è la realizzazione di veicoli a trazione elettrica a costi non eccessivi e semplici nell'utilizzo e nella manutenzione (ad esempio un triciclo a pedalata assistita).

    Per far questo potrei avvalermi anche della collaborazione di mio figlio (laureato in Chimica dei Materiali) che attualmente lavora già nel settore delle biciclette speciali e che è molto esperto di batterie di ultima generazione e di motori elettrici e conosce anche quei modelli, reperibili sul mercato a costi interessanti, che non vengono solitamente importati in Italia.

  3. Infine mi piacerebbe scrivere un romanzo storico che abbia come protagonista l'aeronauta bolognese, Antonio Comaschi, che ebbe una vita estremamente avventurosa e che scomparve misteriosamente nel 1845, cosa questa che permette di immaginare un finale a sorpresa alla sua vicenda.

    Di Antonio Comaschi ne parlo dettagliatamente in una pagina del mio sito [>>] e quindi potrei scrivere da solo questo libro ma, dato che non è facile far pubblicare un romanzo ed ancora più difficile è farlo conoscere, l'ideale sarebbe che un autore già conosciuto fosse interessato a sviluppare assieme una tale idea.

    La storia di Antonio Comaschi è particolarmente interessante perché, non solo lui stesso ha avuto una vita misteriosa ed avventurosa con molti colpi di scena, ma l'hanno avuta anche suo padre Giacomo e suo figlio Ciro per cui, se il romanzo avesse successo, sarebbe poi facile scrivere altri due romanzi che precedano e seguano la sua vicenda.


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