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Lucia Margotti ed i suoi antenati


La madre della nonna di mia moglie

Lucia Margotti è la madre della nonna materna di mia moglie. Il suo nome l'ho trovato citato dapprima nel Foglio di Famiglia numero 1184 del Comune di Lugo [1] e successivamente ho reperito molti altri suoi dati ma il cognome era già noto dalla tradizione orale.

Lucia Margotti nasce a Lugo il 13 dicembre 1862 [2] da Bonafede Margotti e Giovanna Ricci e viene battezzata il medesimo giorno da Don Lorenzo Capucci, madrina è Angela Angeletti della medesima parrocchia che era quella di San Lorenzo.
Il suo nome, molto probabilmente, deriva da quello della santa del giorno

La frazione di San Lorenzo si trova circa sei chilometri a nord di Lugo ed è situata sulla destra del fiume Santerno. E' più vicina a Fusignano che a Lugo. In questa parrocchia erano presenti dei Margotti fin dalla fondazione delle chiesa avvenuta nel 1466 [3].

Lucia Margotti, nel 1891, sposerà Leopoldo Contarini (che abitava vicino a casa sua in via Lunga) ma prima di ciò al suo futuro marito accadono alcune cose strane: il 7 marzo del 1883 Leopoldo, che non è sposato, si reca in Comune a Lugo per denunciare la nascita di una sua figlia, avvenuta alle undici di sera del giorno 5 in via Lunga, 24 [4].

Leopoldo non dice il nome della madre ma si limita a dichiarare che si tratta di una donna non sposata e non imparentata con lui. L'indirizzo dove è nata ed il terzo nome della bimba, che viene chiamata Ida, Maria, Giovanna, sono però un importante indizio su chi sia la madre.

Alle undici di mattina del 7 luglio 1885 a Leopoldo nasce un altro figlio [5]. Questa volta si tratta di un maschietto che viene chiamato Settimio, Eutimio, Bonafede.

Anche questa volta in Comune non viene detto il nome della madre e Leopoldo fa le medesime dichiararazioni della volta precedente. L'unica differenza è che il bimbo nasce in via Lunga, 23 e non al 24 come era accaduto per Ida, il che significa che sua madre viveva stabilmente con Leopoldo.

Il primo dicembre del 1888, sempre alle undici di mattina, a Leopoldo nasce un'altra bimba [6]. Tutto si svolge come alla nascita del precedente figlio e la bimba viene chiamata Maria, Natalina, Giovanna.

Nel 1890 Leopoldo decide di sposarsi e le pubblicazioni vengono fatte il 26 ottobre del 1890 [7]. La promessa sposa è proprio Lucia Margotti, figlia di Bonafede Margotti e Giovanna Ricci. A quella data entrambi i suoi genitori sono già deceduti.

Il matrimonio però avviene solo il 18 marzo 1891 [8]. Ignoro il motivo di questo lungo lasso di tempo fra le pubblicazioni ed il matrimonio. All'atto del matrimonio viene dichiarato che i tre figli che Leopoldo Contarini aveva denunciato come suoi sono tutti e tre figli di Lucia Margotti che li riconosce.

Peraltro la cosa non era difficile da immaginare visto che tutti i bambini hanno avuto come terzo nome quello dei genitori di Lucia: Bonafede il maschietto e Giovanna le femmine.

Si tenga comunque presente che, quando qui si parla di matrimonio, ci si riferisce al matrimonio civile che allora era completamente separato da quello religioso, quindi, per quanto ne so, può anche darsi che Leopoldo e Lucia fossero già sposati da anni in chiesa.

Alle sei di mattina del 9 luglio 1891, sempre nella casa di via Lunga, 23, nasce un'altra bambina che viene chiamata Alba [9]. Si tratta della nonna materna di mia moglie di cui parlerò prossimamente in una apposita pagina.

Nel 1895, il 13 di marzo alle ore quattro del pomeriggio nasce un altra bambina che viene chiamata Giovanna [10]. Purtroppo pochi giorni dopo e precisamente a mezzogiorno del 17 marzo, Giovanna muore [11].

Sia nall'atto di nascita che in quello di morte l'indirizzo di abitazione risulta essere via Lunga, 21 e non 23 come per i bambini nati in precedenza, anche nel foglio di famiglia è stato aggiunto un 21 dopo il 23 dell'indirizzo di via Lunga. Probabilmente dopo c'è un altro trasferimento dato che nel foglio di famiglia dopo Lunga c'è scritto Fiumazzo e dopo 21 c'è 9.

Nel 1898 Lucia Margotti, muore a soli 35 anni di età [12]. Il decesso avviene alle dieci di sera dell'11 gennaio 1898 nella casa posta in via Fiumazzo, 9 a San Prospero. Anche Giovanna Ricci, madre di Lucia, era morta a 35 anni di età.

Oggi si cercherebbe inutilmente dove si trovi San Prospero a Lugo. Si tratta infatti del territorio della Parrocchia dei S.S. Prospero e Petronio che, nel 1923, riprese l'antico nome di San Giacomo. Si tratta della zona immediatamente a nord-ovest di Lugo attraversata dal Canale dei Mulini.

Bonafede Margotti

Bonafede Margotti nasce a Lugo nel 1825 da Paolo Margotti e Maria Antonia Gasparini. Sposa, probabilmente attorno al 1860, Giovanna Ricci di 13 anni più giovane di lui in quanto era nata il 12 aprile 1838 a Lugo da Lorenzo Ricci ed Angela Ricci.

Il 13 dicembre 1862 alla coppia nasce una figlia che viene chiamata Lucia (molto probabilmente dal nome della santa del giorno) e che viene battezzata nello stesso giorno da Don Lorenzo Capucci della Parrocchia di San Lorenzo.

Non so se abbiano avuto altri figli. Dalla tradizione orale ho sentito parlare di uno zio Stefano Margotti che è morto nel 1961 e che potrebbe essere stato un fratello minore di Lucia o un suo nipote.

Nel 1873 Bonafede rimane vedovo in quanto, a soli 35 anni di età, muore sua moglie Giovanna Ricci [13]. Lui stesso si reca in Comune per la denuncia e dichiara che il 21 agosto 1873, alle ore sette di sera, nella casa sita nella Parrocchia di San Fabriago, via Provinciale 38, è morta sua moglie Giovanna Ricci nata a Lugo il 12 aprile 1838.
Per indicare la paternità dei genitori di Giovanna Ricci usa il termine di e non fu e ciò fa supporre che, a quella data, fossero entrambi ancora vivi.

Bonafede Margotti si trasferisce poi, assieme alla figlia, in via Lunga 24 dove muore l'11 aprile 1878, alle ore otto di mattina, all'età di anni 53 anni. Nell'atto di morte viene definito operaio [14].

Uno dei due uomini che si recano in Comune per denunciare la sua morte è Raffele Tozzi suo vicino e marito di Luigia Contarini e quindi cognato di Leopoldo Contarini che, anni più tardi, sposerà la figlia di Bonafede, Lucia Margotti, che era sedicenne al momento della morte del padre.

I Margotti di Lugo

Stemma dei Margotti di LugoQuella dei Margotti è una antica famiglia di Lugo che si è diramata anche a Mirandola e a Parma. Lo stemma dei Margotti è il seguente: D'azzurro al leone d'oro tenente una bandiera di rosso [15].

Nella storia di Lugo i Margotti sono citati fin dal 1218 [16] quando i faentini cercarono di conquistare il castello di Lugo e Guarisio Margotti, assieme ad altre tre persone, fu inviato a parlamentare.
Guarisio Margotti lo troviamo citato ancora nel 1233 quando fa parte degli Anziani del Consiglio che prestano giuramento di fedeltà all'Arcivescovo di Ravenna [17].

Girolamo Bonoli, che scrive nel 1732, cita i Margotti tra coloro che hanno fatto parte del consiglio pontificio sia per quanto riguarda le famiglie antiche, sia per quelle moderne. Nel suo libro sulla storia di Lugo si parla molto spesso di appartenenti alla famiglia Margotti.

Nel XIII secolo, oltre a Guarisio Margotti, sono citati frate Ottone Margotti e frate Alberto Margotti ministro entrambi tra i primissimi a diventare terziari dell'ordine di San Francesco.
Tra i terziari di Lugo ricordiamo anche suor Nobile Margotti vissuta nel 1500 ed il francescano Giantommaso Margotti che fu Provinciale d'Inghilterra, Baccelliere della chiesa di San Francesco a Lugo e Inquisitore a Belluno e a Treviso e che morì a Lugo nel 1654.

Nel 1460 il territorio di San Lorenzo, prima vallivo, era diventato coltivabile e le sue terre furono suddivise fra varie famiglie. Sei anni dopo, nel 1466, fu concesso il permesso di costruire una chiesa parrocchiale ad otto abitanti del territorio fra i quali vi era Bartolomeo Margotti. La chiesa fu terminata nel 1474.

Nel 1473 Federico Margotti, uno dei principali giureconsulti di quell'epoca, fu Lettore di Legge nell'Università di Ferrara e uno degli avvocati più famosi. Nel 1491 diventò Podestà di Faenza dove fu impegnato nello stroncare una ribellione.

Nel 1488 Giovanni Margotti, detto del Prete, subentrò assieme ad altri nello jus della chiesa di Bizzuno essendo mancati quattro dei capi delle famiglie che lo detenevano.

Nel 1511 Guarisio Margotti venne inviato come ambasciatore da Papa Giulio II per sapere come i lughesi si dovessero comportare nella contesa fra il Pontefice e gli Estensi. Successivamente venne inviato nuovamente presso il Pontefice, che in quel momento si trovava a Ravenna, per chiedere di spostare le milizie dei Cappelletti venenziani che si davano a saccheggi e ruberie ma, quando vi giunse, il Pontefice era già ripartito per Roma.
Nello stesso anno Paolo Andrea Margotti era uno dei Capitani delle vie primarie occupandosi del controllo della strada di Sant'Agostino.

Nel 1557 troviamo citato messer Gurisio [sic] Margotti di Lugo in un curioso volumetto [18] che riporta la lettere scambiate tra il Conte Clemente Pietra di Firenze ed il Conte Giovan Francesco da Bagno in quanto il primo accusava il secondo di aver dato ordine di bastonarlo.
Dalle testimonianze sembrerebbe che l'autore materiale della bastonatura del Conte Clemente Pietra fosse stato proprio Gurisio Margotti ma che costui non l'avesse fatto per ordine altrui ma in proprio perché accusava il Conte di essere stato il responsabile della sua cacciata dal Ducato di Ferrara.

Nel 1597, alla morte del Duca di Ferrara Alfonso II, il dottor Alessandro Margotti, che faceva parte degli Anziani del Consiglio, era tra gli ambasciatori inviati presso il Duca Cesare per dichiarare l'ubbidienza dei lughesi al nuovo duca.
La nomina del nuovo duca non venne riconosciuta dal Papa e gli Estensi cedettero il Ducato di Ferrara al Pontefice che, nel 1598, si recò a Ferrara passando per Lugo. Alessandro Margotti era uno degli incaricati a fornire a Papa Clemente VIII tutto quanto servisse a lui ed alla corte che lo accompagnava.
L'8 maggio 1598 il Pontefice ripartiva alla volta di Ferrara, Alessandro Margotti fu tra coloro che lo accompgnarono a cavallo fino alla Bastia. Quando venne formato il Consiglio, voluto dal pontefice, Alessandro Margotti fece parte dei Capi del Consiglio.

Nel 1643, durante la guerra dei Barberini, Angiolo Margotti comandò la fanteria delle milizie di Lugo composta da 500 uomini e la condusse a Pontelagoscuro dove lui ed i suoi uomini si segnalarono nell'azione che portò i papalini a riprendere Santa Maria Maddalena occupata dai veneziani.

I lughesi in particolare ebbero una parte importante nel doppio passaggio del Po: il primo che, con una azione a sorpresa, ingannò le truppe nemiche facendolo spostare verso Papozze ed il secondo che portò le truppe del Papa al di là del Po.

Tra le truppe comandate da Angiolo Margotti, vi era anche un altro Margotti, Gianmaria, detto Zanmarione, semplice soldato di truppa che visse fin circa al 1690 per cui lo storico di Lugo, Girolamo Bonoli, fece in tempo ad ascoltare il suo racconto e a riportare le sue parole piene di compassione anche per i nemici veneziani.

Inoltre ricordiamo il teologo Nicolò Margotti che visse nella prima metà del '500, Don Federico Margotti, dottore in legge, che fu parroco della chiesa di San Giacomo all'epoca del Concilio di Trento, Alessandro Margotti che fu Governatore di Comacchio all'inizio del '600 e Nicolò Margotti che fu prima Governatore di Lugo, poi di Rimini e Auditor Generale a Bologna e che morì nel 1702.

Nella chiesa di San Francesco l'altare dei santi Bonaventura e Diego (a sinistra della Cappella maggiore) fin dopo la metà del '600 aveva il titolo di Sant'Andrea Apostolo ed era jus della famiglia Margotti di Lugo avendolo eretto Paolo Andrea, Cesare ed Angiolo per disposizione testamentaria di Giovanni Battista, loro padre ma poi, essendosi estinto questo ramo dei Margotti, lo jus passò ad un altra famiglia ed il quadro del santo venne sostituito.

Nel 1796 abbiamo Giovanni Margotti che faceva parte degli Anziani di Lugo che si trovarono impegnati con l'occupazione francese e con la successiva rivolta [19] e Giovanbattista Margotti che fu tra coloro presi in ostaggio dai francesi dopo il sacco di Lugo.

Infine nativo di Lugo era il pittore Anacleto Margotti (1895 - 1984) da alcuni considerato imolese in quanto si stabilì ad Imola dopo la fine della Prima Guerra Mondiale e qui visse per il resto della sua vita.

In epoca moderna la nobiltà dei Margotti è stata riconosciuta dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 1902 [20] che attribuisce il titolo di Conte al maschio primogenito, di Patrizio di Faenza alla discendenza maschile e di Nobile di Lugo alla discendenza sia maschile che femminile.


[1] - Archivio storico del Comune di Lugo - Fogli di Famiglia - foglio numero 1184.   <<

[2] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Matrimoni - Allegati del 1891 - fascicolo n. 30, allegato n. 2.   <<

[3] - Girolamo Bonoli - Storia di Lugo ed annessi - Nella stampa dell'Archi Impressor Camer.e e del S.Ufizio - Faenza, 1732.   <<

[4] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Nati - 1883 - atto n. 150, parte I.   <<

[5] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Matrimoni - Allegati del 1891 - fascicolo n. 30, allegato n. 5.   <<

[6] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Matrimoni - Allegati del 1891 - fascicolo n. 30, allegato n. 4.   <<

[7] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Matrimoni - Allegati del 1891 - fascicolo n. 30, allegato n. 3.   <<

[8] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Matrimoni - 1891 - atto n. 30, parte I.   <<

[9] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Nati - 1891 - atto n. 510, parte I.   <<

[10] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Nati - 1895 - atto n. 209, parte I.   <<

[11] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Morti - 1895 - atto n. 121, parte I.   <<

[12] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Morti - 1898 - atto n. 17, parte I.   <<

[13] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Morti - 1873 - atto n. 343, parte I.   <<

[14] - Archivio storico del Comune di Lugo - Registro dei Morti - 1878 - atto n. 207, parte I.   <<

[15] - Francesco Pasini e Ferruccio Frassoni - Dizionario storico-araldico dell'antico Ducato di Ferrara - originale 1914 - ristampa anastatica Edizioni Arnaldo Forni, Bologna 1997.   <<

[16] - Giuseppe Antonio Soriani - Supplemento storico sull'origine e progressi della città di Lugo - per Melandri - Lugo, 1834.   <<

[17] - Girolamo Bonoli - Storia di Lugo ed annessi - nella stampa dell'Archi Impressor Camer.e del S.Ufizio - Faenza, 1732.   <<

[18] - Cartelli e manifesti passati tra il Conte Clemente Pietra e'l Conte Giovan Francesco da Bagno - in Fiorenza, 1557.   <<

[19] - Gianfrancesco Rambelli - Cenno storico del moto e saccheggiamento di Lugo nel 1796 - per Dall'Olmo e Tiocchi - Bologna, 1834.   <<

[20] - Bollettino Ufficiale della Consulta Araldica - Volume V, n. 21 - Istituto Poligrafico dello Stato - Roma, 1934.   <<


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