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I Contarini più famosi


Alvise Contarini (1601 - 1684) - doge di Venezia

Dal 1631 al 1648 viaggiò a lungo come ambasciatore della Serenissima recandosi in Olanda, Francia, Spagna e a Roma. Nel 1653 diventò procuratore di San Marco e nel 1676 fu eletto 106esimo doge di Venezia. Durante il suo dogato si occupò di risanare le finanze della Serenissima dopo le ingenti spese per le guerre contro i Turchi e nel 1679 riportò in attivo il bilancio. Morì quando già si delineava una nuova guerra contro i Turchi che si stavano muovendo contro Vienna.

Ambrogio Contarini (1429 - 1499) - diplomatico

Fu mercante in Oriente e forse si trovava a Costantopoli nel momento della conquista della città da parte dei Turchi (1453). Sicuramente, negli anni successivi, visse a Costantinoli finché,nel 1464, scoppiò la guerra fra Venezia e l'Impero Ottomano e venne arrestato ma riuscì a fuggire e nel 1464 tornò a Venezia riportando con sé la mano di Santa Marta da lui ricuperata a Lesbo e preziose notizie sui preparativi dei Turchi per la guerra.
Dal 1470 partecipò alla guerra navale contro i Turchi con il grado di sopracomito (cioè comandante) di una galera. Alla fine del 1473 fu nominato ambasciatore in Persia con la quale Venezia cercava di stringere un alleanza contro i Turchi. Con lo stesso scopo era già stato mandato Giosafat Barbaro che però era rimasto bloccato a Cipro dalle vicende della guerra.

Ambrogio Contarini scelse quindi un itinerario per via di terra che aggirasse i territori in mano ai Turchi. Passò quindi per la Germania e la Polonia e a lui si unirono due ambasciatori del re di Polonia ed uno del re di Boemia e poi, attraversando l'Ucraina, la Crimea ed il Caucaso giunse in Persia dove era in corso una guerra fra Uzū Hasan, sovrano turcomanno della Persia e suo figlio Ughurlu Mohammed che si era ribellato.
Quando finalmente giunse alla capitale Ispahan vi trovò Giosafat Barbaro che nel frattempo era riuscito ad arrivarci. Dopo aver ricevuto l'ambasciata Uzūn Hasan decise che Giosafat Barbaro rimanesse presso di lui e promise di continuare la guerra contro i Turchi. Nel 1475 Ambrogio Contarini ripartì per Venezia assieme ad un ambasciatore del Duca di Moscovia e due ambasciatori persiani diretti in Borgogna ed in Moscovia. Nel viaggio di ritorno inizialmente rifece l'itinerario dell'andata ma poi, a causa della caduta di Caffa in mano ai Turchi, si recò in Russia e passando per la Polonia e la Germania, arrivò finalmente a Venezia nel 1477.

In seguito fu a Cipro come come consigliere della regina Caterina di Lusignano, fu podestà di Vicenza e nel 1484 fu patrono dell'Arsenale. Nel 1490-91 fu console ad Alessandria d'Egitto e nel 1496 fu di nuovo a Cipro come consigliere del luogotenente che aveva sostituito la regina Caterina.
Scrisse un libro con il racconto del suo viaggio in Persia che fu stampato per la prima volta nel 1486 col titolo Questo è el viazo de misier Ambrosio Contarin ambasador de la illustrissima signoria de Venesia al signor Uxuncassam Re di Persia che fu poi ristampato più volte con il titolo Itinerario del magnifico et clarissimo messer Ambrosio Contarini ed inserito in raccolte di racconti di viaggi.

Andrea Contarini (1300 - 1382) - doge di Venezia

Viaggiò a lungo in quanto mercante e durante uno dei suoi viaggi un mendicante gli predisse che sarebbe diventato Doge ma che avrebbe poi avuto tante disgrazie. Tornato a Venezia fu consigliere ducale e poi procuratore di San Marco (dal 1352).
Nel 1362 fu eletto 60esimo Doge di Venezia. Memore della profezia avrebbe voluto rifiutare l'elezione ma, dato che ciò avrebbe portato alla confisca dei suoi beni, accettò. Durante il suo dogado ebbe sì molti problemi ma li risolse tutti brillantemente: nel 1369 assediò Trieste che si arrese, nel 1373 ottenne la pace con i signori di Padova, costrinse alla pace anche il re di Ungheria e vinse la guerra con Genova scoppiata a Cipro nel 1373.

Carlo Contarini (1580 - 1656) - doge di Venezia

Dopo una notevole carriera politica ed essere stato rettore, provveditore e podestà fu eletto 100esimo doge di Venezia all'età di 75 anni. Il suo dogato, però, durò solo 14 mesi in quanto morì l'anno successivo. Ebbe solo il tempo di qualche provvedimento a favore dei più poveri e di continuare la guerra a Creta. Il popolo vide un segno infausto nel fatto che, due giorni prima che venisse eletto, cinquanta persone morirono schiacciate nella ressa per i festeggiamenti dell'anniversario della fondazione di Venezia.

Domenico Contarini (? - 1071) - doge di Venezia

E' stato il primo della sua famiglia a diventare Doge di Venezia (se non si considera Marco Contarini del 697). E' stato il 30esimo doge e fu nominato tra il 1041 ed il 1043 rimanendo in carica fino al 1071, anno della sua morte. Dovette affrontare il problema dato dall'ostilità fra il Patriarca di Grado ed il Patriarca di Aquileia che giunse ad incendiare la città di Grado. Nel 1063 iniziò la riedificazione della basilica di San Marco secondo la forma attuale.

Domenico II Contarini (1585 - 1675) - doge di Venezia

Diventò il 104esimo Doge di Venezia nel 1659. Continuò la guerra contro i Turchi per il possesso di Creta iniziata nel 1645. Creta fu definitivamente occupata dai Turchi nel 1669.
Si occupò di far rifiorire il commercio cercando di arrivare al pareggio di bilancio che venne raggiunto qualche anno dopo la sua morte. Durante il suo dogato a Venezia cambiò la moda e venne abbandonato l'uso degli zoccoli e della parrucca.

Francesco Contarini (1554 - 1624) - doge di Venezia

Prima di diventare il 95esimo Doge di Venezia era stato bailo a Costantinopoli (cioè un funzionario che poteva avere funzioni di console o di ambasciatore) e durante questo periodo aveva scritto un libro sulla storia dei Turchi, era stato anche ambasciatore e nel 1615 era diventato procuratore di San Marco.
Il suo dogado fu molto breve perché, passati solo otto mesi dalla nomina, si ammalò e dopo altri sei morì.

Francesco Contarini (1421 - <1475) - studioso e diplomatico

Nel 1442 si laureò in arti a Padova ed in legge l'anno successivo. Rimase a Padova fino al 1451 come lettore di filosofia e poi Venezia lo mandò a Bologna come oratore e nel 1453 a Siena durante la guerra fra questa città e Firenze. Dopo aver anche partecipato alle operazioni belliche rientrò a Venezia nel 1455. Nel 1460 fu mandato come oratore presso il Papa Paolo II. Scrisse Historia Etruriae dove racconta le vicende da lui viste nei tre anni passati in Toscana.

Gasparo Contarini (Venezia, 1483 - Bologna, 1542) - cardinale

Studiò a Venezia fino al 1501 quando si recò a Padova per continuare i suoi studi. Rientrò a Venezia l'anno successivo per occuparsi degli interessi della sua famiglia dopo la morte del padre e poi tornò a Padova dove rimase fino al 1509 quando l'assedio della città lo costrinse a tornare a Venezia dove continuò i suoi studi teologici e filosofici acquistando una certa fama.

Nel 1520 fu inviato da Venezia come oratore presso la corte di Carlo V. Partì nel 1521 e trovò l'imperatore impegnato con il problema luterano. Rimase presso l'imperatore fino al 1525 seguendolo nei suoi spostamenti e cercando di mediare la posizione di Venezia che, nel conflitto fra Carlo V e la Francia, tendeva a favorire i francesi.
Nel 1527 fu eletto fra i Sessanta della Zonta e fu inviato come oratore dal duca di Ferrara per farlo entrare nella lega contro Carlo V. Nel 1528 fu inviato presso il Papa con lo stesso scopo ma, nonostante i suoi sforzi, non riuscì nell'impresa. Nel 1530 diventò Savio del Consiglio ed entrò nel Consiglio dei Dieci.

Nel 1535 fu eletto Cardinale da Papa Paolo III per i suoi studi teologici e per utilizzare la sua esperinza diplomatica. Nel 1536 il Papa incontrò Carlo V. Nello stesso anno Gasparo Contarini fu nominato vescovo di Cividale di Belluno. Nel 1541 fu inviato, come legato pontificio, presso la Dieta di Ratisbona nella quale cercò di raggiungere un accordo con i luterani. Nel 1542 fu nominato Legato di Bologna ma morì in quello stesso anno.

Giacomo Contarini (Nicosia, 1536 - Venezia, 1595) - studioso

Ebbe interessi vastissimi e presso di lui, nella sua casa di Venezia, si incontravano i principali studiosi ed artisti della città come il Palladio, il Tintoretto, il Veronese e Palma il Giovane.
Raccolse opere d'arte e tantissimi libri che, oltre all'arte, riguardavano la filosofia, l'architettura e specialmente la matematica, la fisica e l'astronomia dati anche i suoi legami con Galileo Galileo. Inoltre si interessava alla tecnica militare e possedeva testi letterari, giuridici e storici, in particolare riguardanti Venezia.
Morì nel 1595 lasciando la sua ricchissima biblioteca alla carissima patria ma con la clausola che il lascito avrebbe avuto effetto solo alla morte dell'ultimo Contarini del suo ramo familiare, cosa che accadde solo nel 1713.

Jacopo Contarini (1194 - 1280) - doge di Venezia

Nel 1267 diventò procuratore di San Marco e nel 1275 fu nominato Doge di Venezia all'età di 81 anni. E' stato il 47esimo Doge. Condusse la guerra contro Ancona e lo Stato Pontificio ma poi, per l'età avanzata e le poche forze, chiese di abdicare morendo pochi mesi dopo.
Fu il primo Doge a giurare la Promissione Ducale cioè l'impegno a non sposare una donna non veneziana senza il permesso del Maggior Consiglio.

Marco Contarini (VII secolo) - principe di Venezia

Nel 697 i dodici esponenti delle principali famiglie di Venezia elessero uno di loro (Marco Contarini) princeps. Per questo motivo alcuni (tra i quali anche l'Enciclopedia Britannica) considerano Marco Contarini il primo doge di Venezia mentre altri (tra i quali anche l'enciclopedia Treccani) considerano primo doge Paolo Lucio Anafesto che solitamente compare nell'elenco ufficiale dei 120 dogi di Venezia che inizia appunto nell'anno 697.
In realtà potrebbero avere ragione entrambi in quanto allora vi era un capo civile ed uno militare. Dal punto di vista semantico princeps significa primo mentre doge viene da dux col significato di condottiero. Paolo Lucio Anafesto avrebbe quindi potuto essere chiamato doge ma essere un capo militare e Marco Contarini essere chiamato princeps ma essere un capo civile con le attribuzioni di chi poi sarebbe stato chiamato doge.

Nicolò Contarini (1553 - 1631) - doge di Venezia

Per la sua grande preparazione culturale fu nominato storiografo pubblico ma ebbe modo di scrivere solo in merito al periodo 1597 - 1604. Fu eletto Doge di Venezia nel 1630 e fu il 97esimo doge.
Il suo dogado fu molto breve e specialmente costellato di disgrazie: nel maggio del 1630 Venezia fu sconfitta a Valeggio venendo costretta ad una pace insoddisfacente che fu firmata a Ratisbona nell'ottobre del medesimo anno e fra questi due avvenimenti, a giugno, a Venezia scoppiò la peste!
Nel 1631 l'epidemia sembrava ormai superata ed egli annunciò di voler costruire una grande chiesa come ringraziamento (Santa Maria della Salute) ma morì il giorno successivo alla cerimonia della posa della prima pietra.


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