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Antonio Cavallari


Il mio bisnonno

Antonio Cavallari è il mio bisnonno. E' nato nel 1843 a Pontelagoscuro da Gaetano Cavallari e da Maria Rosa Paganini di Luigi. Era il loro primogenito e quando è nato i suoi genitori avevano rispettivamente 29 e 28 anni. Dopo di lui sono nate tre femmine (Maria, Ersiglia ed Alceste) e quindi lui è stato il loro unico figlio maschio.

Suo padre Gaetano era spedizioniere cioè era un commerciante che si occupava delle merci spedite lungo il Po e poi immagazzinate a Pontelagoscuro e successivamente distribuite in una vasta aerea per cui Antonio dovette essere preparato ad occuparsi in futuro della ditta di famiglia.

Lo troviamo citato nel censimento del 1853 [1] e di fianco al suo nome e nella colonna con le professioni troviamo scritto studente. Antonio è uno dei pochissimi ragazzi di Pontelagoscuro per i quali viene riportata questa indicazione.
Allora infatti ben pochi ragazzi proseguivano gli studi dopo aver frequentato le prime classi e molti non frequentavano nemmeno quelle. Tanto per dar un'idea si tenga presente che nel 1858 gli scolari della scuola di Pontelagoscuro erano, in tutto, ventisette (solo sette in pił rispetto a 25 anni prima) [2].

Sempre dal censimento del 1853 apprendiamo che Antonio viveva in una casa, sita al 143 di Via Mare, e che, assieme ai suoi genitori ed alle due sorelline (Alceste non era ancora nata), vivevano anche sua nonna Elisabetta Cavallari e sua zia Luigia. Sua madre, Maria Rosa Paganini, aveva avuto una figlia dal suo precedente matrimonio con Paolo Peccenini. Questa figlia, che si chiamava Paola e che era nata nel 1837, viveva anch'essa con loro.

Da uno Stato delle Anime del 1858 [3] vediamo che cinque anni dopo la situazione è cambiata poco: è nata sua sorella Alceste mentre non compare più il nome di sua sorella Ersiglia che aveva due anni nel 1853 e che quindi deve essere deceduta nel frattempo. Paola Peccenini ha sposato Antonio Costa di Pietro, impiegato di dogana, che vive con loro e che era nato nel 1832.

Il matrimonio con Adele Bertaglia

Antonio Cavallari, allora ventenne, sposa, il 1 giugno del 1863, Adele Bertaglia di Pietro di due anni più giovane di lui e quindi diciottenne. I testimoni alle nozze sono Ponziano Cavallari di Francesco ed Alessandro Munari.
Chi celebra le nozze è Don Antonio Forlani che era zio della sposa essendo un fratello minore di sua mamma, Luigia Forlani.

Ponziano Cavallari (nato nel 1831) non è un parente ma è figlio di un Francesco Cavallari che, dopo aver iniziato la sua attività a Pontelagoscuro con una bottega di pizzicagnolo, aveva iniziato con successo ad occuparsi di spedizioni di merci fino ad diventare padrone di vari magazzini compreso quello dove, nel 1858, era stato ricavato il teatro di Pontelagoscuro.
Alessandro Munari (nato nel 1821), che è agente di commercio, è il marito di Luigia Cavallari di Giuseppe che è prima cugina del padre di Antonio.

Firma di Antonio Cavallari - 1863Due giorni prima delle nozze, il 30 maggio 1863, è stato redatto l'inventario degli effetti, in biancheria ed abbigliamento, che Pietro Bertaglia conferisce come dote a sua figlia Adele.
Si tratta di un elenco lungo più di due pagine dove ogni oggetto ha di fianco il suo valore deciso dallo stimatore che è Ferdinando Astolfi. Il valore totale è di 1223,06 lire. Gli oggetti più di valore sono quelli di seta. Il cappellino della sposa è costato, da solo, 40 lire e la veletta 10. L'inventario è controfirmato da Antonio e questo mi ha permesso di ricuperare la sua firma.

Antonio era cresciuto nella casa del padre sita in via del Mare al 143 ma quando si sposa (o forse un po' dopo, quando nascono i primi figli) si trasferisce nella vicina casa sita al numero 140 di via del Mare. Si tratta di una casa di due piani ed otto vani che confina a nord con via Buca e a sud con l'argine della via Mare e ad ovest con le altre proprietą dei Cavallari.

Antonio Cavallari ed Adele Bertaglia hanno sette figli che raggiungono l'età adulta: Ada (nata nel 1864), Bianco (1865), Agostino (1871), Giuseppe (1875), Augusto (1884) e Luigi (1887) e due che muoiono da piccoli: Gaetano (1877) e Maria Luisa (1879).
Dato che la ditta del padre di Antonio si intitolava già da tempo ad Antonio e Gaetano essendo stato Antonio il nome del nonno del mio bisnonno, tutti i figli ricevono come primo o secondo nome Gaetano affinché, si potesse lasciare invariato il nome del ditta con chiunque di loro ne avesse preso in futuro la gestione.

Il fatto che il figlio che è stato effettivamente chiamato Gaetano sia nato nel 1877 e che Gaetano, padre di Antonio, sia morto alla fine del 1875 sembra confermare quanto si era già notato nelle precedenti generazioni della famiglia Cavallari e cioè che si tendeva a dare ad un proprio figlio il nome di suo nonno solo dopo che costui era morto.

Antonio Cavallari  - 1877Antonio è il primo Cavallari del quale abbiamo una fotografia. Nell'unica sua foto che mi è giunta compare assieme a sua moglie Adele Bertaglia ma, dato che la foto è stata scattata dopo un lauto pranzo per un qualche festeggiamento, non è venuto al suo meglio ma appare un po' assonnato.

Del resto mio papà raccontava che i vecchi Cavallari erano buoni mangiatori (e dalla foto si vede) e che quando nelle festività si incontravano tutti a tavola davanti ad un buon piatto di cappelletti non si vedevano l'un l'altro tanti erano i cappelletti nelle scodelle.
In effetti in famiglia tuttora si scherza dicendo che il motto dei Cavallari era Crepa panza piutost che roba avanza.

Mia zia, che ha aveva conosciuto Adele Bertaglia, si ricordava che la nonna raccontava che quella foto era venuta proprio male perché, quando era stata scattata il nonno aveva un po' troppo festeggiato e lei era incinta del povero Gaetano.
Questa notizia le faceva datare la foto attorno al 1878 pensando che fosse questo l'anno di nascita di Gaetano che morì intorno ai trent'anni e che per questa ragione veniva ricordato come il povero Gaetano.

Successive ricerche hanno però mostrato che di Gaetano ce ne stati due: il primo era nato il 16 giugno 1877 e morì da piccolo ed il secondo era nato il 22 giugno 1881 e che morì intorno ai trent'anni. E' molto probabile che quando Adele Bertaglia diceva il povero Gaetano si riferisse al primo dei due e cioè a quello morto da piccolo e che quindi la foto sia stata scattata nella primavera del 1877.

Antonio Cavallari e Adele Bertaglia - 1877Non so dove sia stata scattata questa foto in quanto è stata realizzata da Angelo Sorgato (1830 - 1894) che aveva uno studio a Bologna nel Palazzo Frati in via Miola 1079 ma che aveva anche altri due studi a Modena e Venezia [4]. Però, considerato che la sposa appare in avanzato stato di gravidanza e che quindi non poteva certo fare lunghi viaggi, è probabile che i fotografi si fossero recati a Pontelagoscuro in occasione della tradizionale ed antichissima (era iniziata nel 1563) Sagra della prima domenica di maggio (che, nel 1877, cadeva il giorno 6).
Per altro il fatto che, sul retro della foto, siano indicati anche i due stabilimenti di Venezia e di Modena permette di datare la foto fra il 1872 ed il 1883, cosa che quadra perfettamente con la data del 1877.

Tra le foto antiche dei Cavallari ve ne sono solo altre due scattate da questi fotografi e rappresentano una ragazza ed un ragazzo. E' molto probabile che siano state scattate nella stessa occasione di quella con Antonio Cavallari ed Adele Bertaglia e rappresentino Ada Cavallari che a quell'epoca aveva 13 anni (ed in effetti la ragazza della foto assomiglia moltissimo ad Adele Bertaglia) e Bianco Cavallari che aveva 12 anni (ed il ragazzo della foto assomiglia al Bianco Cavallari di foto molto più tarde).

Antonio Cavallari muore nel 1914 a 71 anni di età e viene sepolto nel cimitero di Pontelagoscuro che allora si trovava a sud di Borgo Tavernello. Dalla foto con sua moglie viene ricavata l'immagine da mettere sopra alla tomba come si può intuire dalle crocette apposte sopra e sotto il nonno e da quanto scritto sul retro.

Sua moglie, Adele Bertaglia, muore nel gennaio del 1931 ad 86 anni d'età e viene sepolta accanto a lui. Nello stesso anno inizia la costruzione del nuovo cimitero di Pontelagoscuro, che esiste tuttora, e dell'annessa chiesetta di proprietà dell'Opera Pia Braghini Rossetti.

Negli anni successivi vari defunti vengono trasferiti nel nuovo cimitero ma non so se, allo scoppio della II Guerra Mondiale si fosse già arrivati a svuotarlo. Anni fa un nipote di Adele, che viveva ancora a Pontelagoscuro, mi disse che il vecchio cimitero fu completamente distrutto sotto i bombardamenti e che sembra siano state raccolte le ossa di Antonio e quelle di sua moglie e siano state messe in una tomba nel nuovo cimitero di Pontelagoscuro che era stata fatta costruire dai figli di Adele e che portava la scritta Fratelli Cavallari.

Su questa tomba, che esiste tuttora, non compare però alcuna scritta relativa a loro ed i loro nomi non compaiono nell'elenco dei defunti che vi sono sepolti anche se c'è da tener presente che i dati più vecchi relativi a questo cimitero non sono stati inseriti nei moderni archivi informatizzati.


[1] - Archivio delle Delegazioni (Pontelagoscuro) Busta 57 Anno 1853 - presso Archivio Storico Comunale di Ferrara.   <<

[2] - Archivio Storico del Comune di Ferrara - Documenti del vivere quotidiano a Pontelagoscuro dalla Restaurazione all'Unità - Stamperia Comunale - Ferrara, 1989.   <<

[3] - Stato delle Anime - 1858 dell'Archivio Parrocchiale della Chiesa di San Giovanni Battista a Pontelagoscuro.   <<

[4] - a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini - Fotografia & fotografi a Bologna: 1839-1900 - IBC - Casalecchio di Reno, 1992.   <<


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