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Andrea Cavallari - Medie


Scuola Media Torquato Tasso

Nel 1960/61 mi sono iscritto alle scuole medie. La scelta è caduta sulla Scuola Media Torquato Tasso che, a quell'epoca, era diretta dalla Preside Adolfina Melloni e che era particolarmente rinomata.
La Torquato Tasso si trovava allora in via Borgoleoni, 62 e si entrava da quello che ora è il cortile del Tribunale. L'ingresso della scuola era di fronte all'entrata del cortile sulla sinistra mentre, sul lato sinistro del cortile, vi era la palestra.
La scuola pubblicava un periodico, curato dagli studenti, intitolato Dal buco della serratura e stampato su di una caratteristica carta color arancione chiarissimo.
La Tasso aveva anche una mascotte: un cane chiamato Chicco che aveva il suo posto appena varcato il portone d'ingresso e che morì (dopo che io avevo terminato il mio ciclo di studi) stroncato dal diabete forse causato dai tanti dolci che gli venivano offerti dagli alunni.

Prima Media

Il primo anno delle medie (1960/61) era allora molto impegnativo sia perché si passava dalle elementari dove si aveva un unico maestro alle medie dove c'era una pluralità di insegnanti, sia per il latino che era la materia principe. Basti pensare che già nel secondo trimestre del primo anno, si traduceva Cesare e Cornelio Nepote.
L'insegnante di italiano-latino era quindi il più importante. Io ero nella sezione B, nostra insegnante era la Professoressa Nicoletta Ciatti. Ricordo anche l'insegnante di matematica Professoressa Pinca Stefancich.

Classe Prima B - Scuola media Torquato Tasso - Ferrara - 1960-61Nel 1961 ricorreva il centenario dell'Unità d'Italia. La Tasso lo ha commemorato con un libro (Memorie ferraresi) scritto dagli allievi al quale non ho partecipato ed una mostra di cimeli del Risorgimento alla quale ho contribuito prestando una carta d'Italia appartenuta al mio bisnonno garibaldino.

Il clou delle manifestazioni è stato però uno spettacolo teatrale che si è tenuto nell'Auditorium del Liceo Musicale Frescobaldi. La stragrande maggioranza delle classi vi ha contribuito con la recita di poesie di argomento risorgimentale fatta dagli alunni più bravi.
Solo due classi (la nostra ed una terza) hanno contribuito con la recita di scenette che, forse per il contrasto con la lettura delle innumerevoli poesie, hanno avuto un successo straordinario.

Noi abbiamo portato in scena La piccola vedetta lombarda, tratta dal libro Cuore di Edmondo De Amicis. La pattuglia di soldati piemontesi era formata da un ufficiale (Ghisellini), un sergente (io) e alcuni soldati (ricordo Golfieri e De Giorgio, forse ce n'erano altri), tutti scelti fra gli alunni più alti, mentre la piccola vedetta lombarda era impersonata da Magri che era di costituzione minuta ma molto agile e quindi era in grado di esibirsi in spettacolari cadute dall'albero (piccolo ma vero) che il Comune aveva fornito.

Furono fatte più recite che andarono molto bene anche se vi furono alcuni inconvenienti curiosi. Una volta chi, dietro le quinte, doveva sparare con una pistola giocattolo di fianco a un microfono per simulare la fucilata, si distrasse per cui, avendo noi esaurito il dialogo e ripetuto anche alcune frasi, Magri decise di cadere dall'albero anche se non si era sentito alcun rumore. Ovviamente la fucilata echeggiò quando lui era già a terra morto.

Ma la cosa più curiosa e che fece ridere parecchio il pubblico accadde un'altra volta: tutto era andato bene, io avevo coperto la piccola vedetta lombarda distesa a terra con la bandiera italiana e poi la pattuglia si era allontanata. Si chiude il sipario e scopriamo che il morto, coperto dalla bandiera, è rimasto fuori dal sipario! Siamo rimasti interdetti per un attimo indecisi sul da farsi quando sentiamo delle gran risate provenienti dal pubblico: era successo che il morto, sempre coperto dalla bandiera, stava lentamente strisciando verso il sipario per passarvi sotto ed uscire dalla imbarazzante situazione in cui si trovava.

Seconda Media

La seconda media (1961/62) la passammo in una sezione staccata della Tasso che veniva chiamata Labor e che si trovava in via Gioco del Pallone [1]. In quell'anno la classe fu particolarmente vivace. Molti professori hanno l'abitudine di dire ai loro allievi che la loro è la classe peggiore che hanno mai avuto in quanto si tratterebbe di quella più vivace ed indisciplinata ma in questo caso c'era qualcosa di vero.

Classe Seconda B - Scuola media Torquato Tasso - Ferrara - 1961-62Basti pensare che alla fine del secondo trimestre su 30 alunni ce n'erano ben 14 che avevano sette in condotta e tre che avevano sei. Ricordo, per chi non lo sapesse, che sette in condotta rappresentava l'insufficienza e chi l'avesse avuto anche al terzo trimestre sarebbe stato automaticamente rimandato ad ottobre in tutte le materie, chi avesse avuto sei, sarebbe stato bocciato senza appello.

La colpa di tutto ciò derivava dal fatto di trovarsi in una sezione staccata distante dalla sede principale per cui tutti i professori, avendo classi in entrambi i luoghi, non potevano passare istantaneamente da una classe all'altra e così la classe rimaneva spesso senza sorveglianza.
Specialmente durante l'intervallo sembrava di trovarsi in una bolgia dantesca.

Per di più ci trovavamo in una vecchia aula, fatta a gradoni come un teatro anatomico, composta da vecchi banchi di legno da tre posti ognuno. Questo permetteva interessanti modi di passare il tempo non troppo ortodossi.

I tre alunni posti nello stesso banco potevano fare delle alleanze due contro uno. Se l'alleanza comprendeva quello al centro, i due spingendo cercavano di buttare il terzo fuori dal banco, se invece l'alleanza comprendeva i due esterni costoro spingendo dai due lati opposti cercavano di stritolare quello al centro.
Ovviamente le alleanze cambiavano continuamente e ciò dava molta vivacità alla cosa.

C'erano poi le lotte fra quelli di due gradoni differenti. Chi stava in basso slacciava le scarpe di chi era più in alto che reagiva dando calci nella schiena dei responsabili i quali, a loro volta, cercavano di acchiappare la gamba di chi stava sopra per poi trascinarlo in basso da sotto il banco.
Tutto ciò non accadeva solo durante l'intervallo per cui l'insegnante, durante le sue lezioni, poteva ammirare scene vivacissime con ovvie conseguenze sui voti di condotta.

Terza Media

Classe Terza B - Scuola media Torquato Tasso - Ferrara - 1962-63In terza media (1962/63) siamo tornati alla sede principale di via Borgoleoni e l'anno è stato molto più tranquillo, anche perché alla fine dell'anno c'era un esame abbastanza impegnativo.

Il programma prevedeva anche molte nozioni da memorizzare accuratamente infatti, oltre a quanto previsto dalle varie materie, vi erano 14 brani e 8 poesie che bisognava essere in grado di esporre e ben 10 poesie in italiano (anche molto lunghe) e 6 in inglese che bisognava sapere a memoria.

Di alcuni dei miei compagni di scuola, avevo già perso le tracce quando ero ancora al Liceo. Ora non ho più alcuna notizia di quasi nessuno di loro e se qualcuno di loro leggesse queste pagine avrei piacere di una sua e-mail.

I nomi che mi vengono in mente sono: Bassi, Bergamini, Buriani, Careri, Carini, Chierici, De Giorgio, Del Monaco, De Santis, Donati, Felloni, Ghisellini, Giacchero, Goberti, Golfieri (due diverse persone), Magri, Mondini, Morelli, Pampolini, Pesaro, Piffanelli, Torri, Trebbi, Vanzini, Zaghi e Lucio Mongardi che divenne poi il grande ed indimenticabile capitano della SPAL.

Qualche tempo dopo aver scritto questa pagina, ho trovato un foglio di quaderno con gli orari di lezione e l'elenco dei miei compagni di classe con anche la loro distribuzione nei banchi. Ciò mi ha permesso di vedere che avevo dimenticato i nomi di Galletti, Grassi e Gualandi e mi ha dato la conferma che, come mi sembrava di ricordare, Mongardi sedeva nel banco dietro al mio.

I nostri professori erano Ciatti (Lettere), Pinca (Matematica), Bassi (Inglese), Lodi (Disegno), Sabatini (Educazione Fisica) e Guzzinati (Religione).


[1] - Successivamente in quell'edificio c'è stata la Scuola Media Garibaldi ed ora c'è l'Archivio Storico Comunale.   <<


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